The Art of the Brick: l’arte a forma di LEGO

The Art Of the Brick, la mostra costruita letteralmente pezzo per pezzo, debutta a Roma con un’esposizione allestita al Set – Spazio Eventi Tirso, nel quartiere Salario, dal 28 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016.

La mente di questo progetto innovativo è Nathan Sawaya, che dopo aver lavorato negli studi legali più importanti di New York, ha deciso di abbandonare tutto per dare forma alla propria fantasia usando come unico mezzo espressivo i famosissimi mattoncini LEGO. Il percorso espositivo presentato a Roma propone oltre 80 lavori realizzati con giocosa genialità, si tratta di tutte creazioni in 3D che ci danno un’idea palpabile di ciò che realmente l’immaginazione di un uomo possa realizzare. Si passa dalle opere dei grandi maestri dell’arte mondiale, come “La Venere di Milo”, “Il David” di Michelangelo, “Il bacio” di Klimt, a figure umane a grandezza naturale fino a costruzioni inimmaginabili come lo scheletro di un dinosauro T-Rex lungo 7 metri e composto da più di 80.000 mattoncini LEGO. 
The Art of the Brick è una mostra itinerante che ha avuto un successo mondiale con milioni di visitatori e che sta consacrando i LEGO come opere d’arte contemporanea passando delle stanze dei bambini alla sacralità delle sale dei musei. Questi famosi mattoncini colorati sono stati utilizzati per la prima volta come un mezzo di comunicazione artistica in grado di stupire ed emozionare, per questo secondo la CNN The Art of the Brick è una delle 12 mostre da vedere al mondo.
Nathan Sawaya è un vero e proprio genio visionario che ha saputo cogliere la straordinaria capacità di trasformazione dei mattoncini LEGO, convertendo un comune giocattolo in qualcosa ricco di significato. Un progetto inedito che ha al proprio centro il passaggio di stato, il prendere le parti di qualcosa per trasformarle in qualcos’altro che sia una forma, un’emozione, un’opera d’arte. Di fronte alla riproduzione della Venere di Milo, non più di marmo, ma fatta di LEGO, emerge l’elemento del genio che sta alla base di qualsiasi creazione artistica.
Come ha spiegato il curatore della mostra, Fabio Di Gioia, il lavoro di Nathan Sawaya è unico per l’immediatezza con cui le sue sculture colpiscono sia il bambino che l’adulto. La fantasia, che è alla base di ogni gioco per bambini, è ciò che ha reso Sawaya uno dei più popolari e premiati artisti contemporanei per la sua capacità di rendere la perfezione spaziale attraverso la concettualizzazione della forma e dello spazio.
Chi da piccolo non ha mai giocato con i LEGO, chi non ha presente cosa significhi avere tra le mani un singolo pezzo che possa far parte di qualcosa di più grande, tutti abbiamo provato a dare forma pezzo per pezzo ad un’idea. “Crea ciò che vedi. Crea ciò che senti. Crea ciò che non hai mai visto. Semplicemente, crea!”, come ci dice lo stesso Nathan; l’immaginazione è alla base di ogni azione straordinaria.
Martina Patrizi
23 anni, laureata in letteratura e linguistica italiana all'università degli studi di Roma Tre. Amante dell'arte e della vita, mi tuffo sempre alla ricerca della bellezza e di una nuova avventura. La mia frase è "prima di essere schiuma, saremo indomabili onde".

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