L’Associazione Roma e Lazio x te ha organizzato una visita al complesso di Santa Maria della Pace con le Sibille di Raffaello ed il chiostro del Bramante.
Quando si dice avere un tesoro sotto gli occhi e non conoscerlo: è il caso della piccola chiesa di Santa Maria della Pace; piccola sì, ma piena di storia e di opere d’arte magnifiche, tesoro sconosciuto (anche per il fatto che apre pochissime ore a settimana) che visiteremo insieme all’Associazione Culturale Roma e Lazio x te sabato 22 ottobre 2016 a partire dalle ore 10:30. Commissionata da Papa Sisto IV della Rovere, la chiesa in parte s’installò sulla preesistente chiesa di Sant’Andrea de’ Aquariciariis, dove vi era l’immagine miracolosa della Vergine oggi conservata sopra l’altare principale. La chiesa venne costruita nel giro di pochi anni ed è stata impreziosita da opere d’arte di grandi maestri, come Raffaello e le sue Sibille nei pennacchi dell’arco della Cappella Chigi, che vedete nella foto di copertina, personaggi che predissero la venuta di Cristo. Incontreremo altri grandi artisti come Michelangelo, il quale secondo la leggenda architettò la Cappella Mignanelli con dei marmi che sembra provengano dal Tempio di Giove Capitolino, e la meravigliosa Cappella Cesi con le sculture di Simone Mosca e Vincenzo De’ Rossi, che vedete nella foto sottostante.

Arrivati nell’ottagono centrale, il quale si lega ad un’altra committenza sistina, cioè la famosa Cappella nei Palazzi Vaticani (ma non vi posso anticipare tutto) resteremo affascinati dalla preziosità della cupola e di opere d’arte di artisti come Orazio Gentileschi, il Sermoneta, Carlo Maratta, ma soprattutto la meravigliosa Cappella Rivaldi (appena restaurata, che potete vedere sotto in parte in foto), opera grandiosa di Carlo Maderno, architetto della facciata di San Pietro, che al suo interno conserva decorazioni di tre grandi pittori: Francesco Albani, il Passignano (Domenico Cresti) e soprattutto Lavinia Fontana, una donna considerata una delle più grandi ritrattiste del periodo a cavallo tra il XVI e XVII secolo.

Usciti dalla chiesa ci recheremo verso il suo famoso Chiostro, prima grande opera a Roma del famoso ed immenso architetto marchigiano Donato Bramante, frutto dei suoi studi sull’arte classica ed antica che regnava a Roma, in primis il Colosseo.