Roma Fumettara, i primi 25 anni della Scuola Romana Dei Fumetti a Palazzo delle Esposizioni
Finalmente, per tutti gli appassionati dei fumetti arriva a Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra “Roma Fumettara”. Sarà possibile ammirare i disegni dei più grandi artisti italiani, a partire dal 9 novembre fino al 6 gennaio 2019. Tantissimi gli eventi organizzati, anche per i più piccoli, che in occasione del giorno della befana, prende spunto per organizzare laboratori creativi ed avvicinare, così, i più piccoli al mondo artistico della grafic novel.
L’ esposizione è organizzata dalla Scuola Romana dei Fumetti. Troverete in mostra circa 70 autori, che raccontano la città di Roma. Sono presentati i primi 25 anni della scuola romana. Roma viene raccontata attraverso il fumetto, una forma d’arte assai nota ormai, dove l’immagine e le parole spesso arrivano più intensamente. E’ come se alla fotografia, o all’ immagine ci fosse una didascalia, che meglio arriva ai più, con un intento spiritoso, ironico, pungente, a seconda delle occasioni.
Roma è la città delle illusioni, la città del desiderio e quale miglior spunto per raccontare la sua magnificenza se non con l’arte del fumetto, che combina magicamente parole e grafica. Anche se, si può, senz’ altro asserire che Milano dalla seconda metà del ‘900 si è affermata come capitale economica del fumetto, Roma è la capitale del fumetto d’autore, quella che meglio esprime l’anima.
Tra gli anni ’60 e ’70 nasce proprio in questa città la rivista “Comic Art”, intorno alla quale si radunano i maggiori fumettari dell’epoca, “fumettari” e non fumettisti, proprio per sottolineare la loro adorabile provenienza. La loro identità, era, infatti, legata a un luogo, una città, un emblema. Proprio a quegli artisti è dedicata una mostra a Parigi, intitolata i “Fumettarì”. Da lì Massimo Vincenti, Massimo Rotundo e Stefano Santarelli decidono di aprire nel 1993 la scuola per fumettisti.
La loro idea era quella di ricreare una sorta di Bauhaus, che potesse riportare all’antico ruolo della “bottega”. Proprio dalla loro creazione “La Scuola Romana Dei Fumetti” provengono tantissimi artisti ormai noti, come Zero Calcare, o di attori come Lillo & Greg, con un passato da fumettisti.
Si tratta di una vera e propria scuola sperimentale, con impronta autoriale. Quello che la contraddistingue è la propria unicità. Da accostare a questa professione, sicuramente quella dello sceneggiatore, ricordiamo Alessandro Ruggieri. Diverse sono le anime presenti all’interno della mostra, diverse sono le realtà presentate. Quello che c’è di più interessante all’interno di questa scuola che la caratterizza dalle altre, è lo scambio tra gli allievi, il confronto è il punto fondamentale.
Tutto nasce dal concetto di “Solitudine”, degli autori stessi, che quando disegnano sono soli col pezzo di carta tra le mani.
Un altro punto forza della scuola è la crescita delle disegnatrici donne; sono tante le allieve, sono molteplici le insegnanti. Tra di esse ve ne è sicuramente una che spicca più di tutte le altre, la bravissima Arianna Rea, disegnatrice da oltre 10 anni della Disney America. La qualità conta. Da ricordare il mitico Paolo Morales, che anche se non c’è più, ha dato un contributo fondamentale per la nascita e la creazione della scuola.
Diverse sono le tecniche utilizzate, dalla carta e matita, alla tempera, al digitale, per poi passare attraverso la china, e l’acquerello.
C’è una duplicità del linguaggio e come diceva qualcuno:
“L’arte è sempre al confine tra ridicolo e sublime”.
Nella sala esagonale di Palazzo delle Esposizioni potrete ammirare opere di Massimo Rotundo, disegnatore di Tex, Stefano Caselli, disegnatore Marvel, Maurizio Di Vincenzo, disegnatore Dylan Dog e l’attore Max Paiella.
Dopo una fortunata mostra al museo di Bruxelles, l’esposizione delle maggiori opere dei fumettari romani arriva nella loro tanto amata patria d’origine: Roma. Finalmente anche qui vengono apprezzati. Come al solito noi italiani e noi romani arriviamo sempre un po’ in ritardo, rispetto agli altri paesi, di sicuro più scaltri e all’avanguardia, ma l’importante come dicono è: “meglio tardi, che mai”.
Tantissimi sono i fatti di cronaca raccontati tra questi splendidi disegni. Molti i supereroi raffigurati, che tentano di salvare la città. Chissà se ce la faranno. Ce lo auguriamo e vi invitiamo a visitare questa bellissima mostra a ingresso gratuito, per tornare ancora un po’ bambini e godere di un sogno che è la speranza, a questo serve il fumetto, a sperare in un futuro migliore, attraverso le domande che sono racchiuse in esso, nel momento in cui lo ammiriamo. Buona scorpacciata fumettara a tutti!
Alessandra Santini