“Nerone, il Demagogo” raccontato da Andrea Carandini

Un viaggio emozionante alla scoperta dell’aspetto demagogico di Nerone, personalità davvero complessa e affascinante, con il Prof. Andrea Carandini, uno dei più famosi archeologi italiani.

auditorium parco della musica

È stato un incontro intenso quello avvenuto domenica 29 novembre per il X ciclo di “Lezioni di Storia” all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Quest’anno i protagonisti sono i “Romani” e la conferenza concerneva  la figura di “Nerone, il Demagogo“.

Nella Sala Sinopoli è calato un silenzio magico, quasi misterioso. Il racconto del Prof. Andrea Carandini, uno dei massimi archeologi italiani e Presidente del FAI, ci ha portato alla scoperta del lato demagogico di Nerone, imperatore tra i più controversi e discussi della storia romana. Presentava e moderava l’incontro lo scrittore Paolo Di Paolo. Le slide sono state create da Maria Cristina Capanna e Mattia Ippoliti.
Nerone è “un bizzarro crudele“. Appartenente alla famiglia dei Domitii Enobarbi, rimase orfano da piccolo e fu affidato alla cure di Lepida, sorella e amante del padre, e di una ballerina e un barbiere. L’imperatore Claudio sposò la madre Agrippina nel 48 d.C. e lo adottò ufficialmente nel 50 d.C. come suo successore. Saputo ciò, la prima moglie di Claudio, Valeria Messalina, tentò di strangolarlo per appoggiare il figlio Britannico, ma Nerone venne salvato da un serpente, la cui pelle terrà sempre con sé in un braccialetto, come talismano. Alla morte di Claudio, voluta da Agrippina per appoggiare il figlio, venne eletto imperatore. Durante i suoi primi anni di regno la madre lo controllava, finché non fu esiliata e uccisa su ordine del figlio a Bacoli
Nerone, però, oltre ad essere uno spietato politico, fu anche un artista a tutto tondo. Era scultore, pittore, poeta, cantante, musico e auriga. Il suo palco prediletto era il Teatro di Pompeo. Il suo carattere eccentrico alimentò la sua fama presso il popolo romano: addirittura era solito inscenare finti matrimoni vestito da donna con il liberto Pitagora. Di notte, vestito da servo, litigava con tutti, entrava nei lupanari. Così iniziò a capire cosa volesse il popolo.
Nel 62 d.C., dopo aver ripudiato Ottavia, sposò Poppea, ed è in questo periodo che portò avanti il grande progetto della Domus Aurea. Forse fu proprio il bisogno di spazio che lo portò ad appiccare il famoso incendio del 64 d.C.: la città fu distrutta e la ricostruzione si concentrò notevolmente sulla nuova residenza. Egli osservò la distruzione dell’Urbe dalla Torre di Mecenate, suonando la cetra e cantando un inno sulla caduta di Troia. Dovette trovare un capro espiatorio per il misfatto, ed ecco la grande persecuzione contro Cristiani ed Ebrei, trucidati nel Circo Vaticano (tra gli uccisi anche l’apostolo Pietro). La grande villa costruita, in compenso, era sfarzosa, ricca di statue provenienti dai territori dell’impero romano e dall’antica Grecia (500 statue provenivano dal Santuario di Delfi)!
Per definire ulteriormente l’indole violenta di Nerone non mancano episodi tratti anche dalla sfera personale: sappiamo infatti che Poppea, un giorno, mentre faceva il bagno immersa nel latte di 500 asine, ricevette un calcio letale dal marito durante un raptus. L’episodio fu reso ancora più drammatico dal fatto che ella era in stato interessante
Nerone allora si risposò con Statilia Messalina, ma continuò ad appartarsi con altre persone, come Sporo  liberto castrato su ordine dell’imperatore e chiamato Poppea per la somiglianza con la defunta moglie – e, come già detto prima, con Pitagora vestito da donna.
Le testimonianze antiche riportano infine un altro episodio terrificante: Nerone, travestito da belva feroce, si avventò su ragazze e ragazzi legati ad un palo aggredendone le parti intime. In quell’occasione scelse come suo preferito un liberto di nome Doriforo. Si trattava di una riproposizione particolare della damnatio ad bestias.
Quello che è emerso dal racconto del professore è la personalità perversa, ma allo stesso tempo intrigante di Nerone. Alla fine dell’incontro, infatti, il pubblico è intervenuto con molte domande domande per avere più dettagli sulla vita di uno tra i più controversi personaggi della storia. 
Marco Rossi
Storico dell'arte e guida turistica di Roma, sono sempre rimasto affascinato dalla bellezza, ed è per questo che ho deciso di studiare Storia dell'Arte all'Università. Nel tempo libero pratico la recitazione. Un anno fa incontrai per caso Alessia Pizzi ed il suo team e fu amore a prima vista e mi sono buttato nella strada del giornalismo. Mi occupo principalmente di recensioni di spettacoli e di mostre, concerti di musica classica e di opere liriche (le altre mie grandi passioni)

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