Un vero e proprio Blackout è quello che viene proposto da Allora & Calzadilla nella Galleria 5 del Maxxi di Roma.
Il duo artistico, composta da Allora (Philadelphia 1974) e Calzadilla (L’Avana 1971), vive e lavora nell’isola di Portorico. Dopo il primo loro incontro avvenuto a Firenze, iniziano sin da subito a sperimentare diversi media: dalla fotografia alla scultura, dalla performance all’installazione video. Con la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2011 ottengono i primi consensi da parte del pubblico. In quell’occasione infatti presentano “Track and Field” un’opera che rappresenta un (vero) carro armato capovolto, su cui era posizionato un tapis roulant da allenamento podistico. Sul tapis roulant un atleta che indossava la maglietta degli U.S.A e che, correndo, metteva in moto i cingoli del carro.
Qualche nostro affezionato lettore sicuramente li ricorderà. Li abbiamo già conosciuti quando abbiamo parlato di Gravity, la mostra al Maxxi in cui il duo artistico partecipa con una video installazione: “The Great Silence”.
E ora è questo stesso spazio espositivo a proporre una personale del duo appositamente creata per il Maxxi. Inaugurata il 16 febbraio, la mostra si concentra sull’analisi sperimentale della drammatica situazione in Portorico. L’isola caraibica infatti nel settembre 2017 viene investita da terrificanti uragani; a peggiorare la situazione sono sicuramente le gravi condizioni economiche del Paese, non incorporato negli Stati Uniti d’America.
Uno dei punti cardine del lavoro di Allora & Calzadilla è la denuncia serrata della sofferenza di Portorico.
Sofferenza prodotta dalla sua marginalità data dall’essere un territorio sotto controllo degli Stati Uniti senza farne parte a pieno titolo. Un racconto, il loro, crudo e alternativo al circuito informativo dominante, perché affrontato da un punto di vista artistico.
Entrando nella Galleria 5, che si sposa perfettamente con l’originalità delle opere esposte, incontriamo “Petrifield Petrol Pump”.

Una pompa di benzina? Esclamerete voi….
Sì!
Una pompa di benzina un po diversa dalle altre, invecchiata, oserei dire.
Per intenderci…
Pietrifild Petrol Pump è dismessa, pietrificata, con in atto processi di sedimentazione. La roccia calcarea contiene fossili. La scelta di rappresentare quest’opera come un materiare in stato di fossilizzazione, ci suggerisce come tutto ciò che noi facciamo nel presente rimarrà nel futuro.
Mi spiego meglio.
Tutti i segni della nostra attività umana, nella nostra attuale era geologica, rimarranno nel tempo. Guardando la pompa di benzina dei due artisti possiamo riflettere sul nostro patrimonio culturale inserito nella storia della Terra.
Un altro aspetto importante per Allora & Calzadilla è quello dell’energia in relazione al capitalismo. Non è un caso, dunque, che l’illuminazione di tutte le opere esposte è garantita da un sistema di energia solare. Nella serie “Solar Catastrophe” gli artisti utilizzano pannelli solari rotti per creare astrazioni geometriche. Oltre ad alludere alla storia dell’arte modernista, si fa riferimento anche alla crisi energetica del mondo contemporaneo.

Arriviamo nel clou della mostra con l’opera “Blackout” che da il titolo all’intera esposizione.
Nel 2016 esplode un trasformatore elettrico che creò un collasso della rete elettrica di Portorico.
In questo caso il Blackout è ciò che rimane del trasformatore. Frammenti di ceramica, metalli, bobine e trasformatori uniti da una massa di rame. A dare voce all’opera è la composizione di David Lang.
Sì, perchè l’opera è accompagnata da una matrice sonora alla quale si unisce quella di un un gruppo sonoro romano: “Voxnova Italia”.
L’atmosfera è suggestiva.
Pezzi di metallo e altri materiali sembrano prendere vita.

Il Maxxi ospita anche una serie di video degli artisti; una rassegna che testimonia ancora una volta il loro impegno sociale.
Il risultato è visivamente immediato: una chiara forma di protesta.
Dopo aver visto una moto con una tromba saldata alla marmitta, un tavolo rovesciato che diventa una barca a motore, dei quadri composti da frammenti di pannelli fotovoltaici; possiamo dire che Allora & Calzadilla sono riusciti nel loro intento.
Quello di farci riflettere sulla drammaticità della situazione portoricana, trasformando il Maxxi in un luogo di indagine e di discussione. L’arte è uno dei pochi mezzi per poter ancora…pensare.
Alessandra Forastieri