“La fine della canzone” di Edmund Blair Leighton: analisi del quadro

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Il post san valentino è sempre triste? Non con gli infusi d’arte! Qui per voi c’è un sogno romantico che vi farà passare ogni malinconia.

San Valentino è ormai passato, le rose si stanno seccando e i cioccolatini sono quasi finiti. Ma non qui agli infusi d’arte! Aspettate quindi a sgonfiare i palloncini a forma di cuore e a mettere via tutta la vostra zuccherosità sentimentale perchè c’è un sogno romantico che abbiamo lasciato da parte per voi. Se lo scorso anno vi abbiamo portato nei giardini di Versailles oggi ci tuffiamo nel medioevo grazie ad un certo Leighton. Curiosi? Prendete la tazza e venite con me.

Il sogno, pardon, il quadro, di oggi è “La fine della canzone” di Edmund Blair Leighton. Un pittore dell’Ottocento inglese che ci porta direttamente in una romanticissima atmosfera medievale. Se dame e cavalieri sono la vostra passione siete nel posto giusto.

Potete visionarlo qui.

Cosa sta succedendo?

Inutile negarlo, il momento è davvero magico e noi spettatori siamo arrivati proprio al momento giusto. Lei è lì con l’aria sognante, per ascoltare la canzone di quel bel giovanotto ha lasciato a metà il suo lavoro di ricamo ed ora che la canzone è finita lui si avvicina teneramente. A lei non rimane che da scegliere. Baciarlo o non baciarlo? Un dubbio non da poco visto che lui sembra di origini decisamente più umili. Nonostante la distanza sociale le guance rosse della giovane, la posa disinvolta e il leggero sorriso ci fanno ben sperare.

Ciò che lascia più perplessi è l’uomo sulla destra. Non lo avevate visto vero? Neanche lui infatti sembra volersi intromettere, almeno per ora. Certamente è il padre o il tutore della ragazza ed è anche lui in dubbio, sebbene un dubbio diverso. Li fermo o non li fermo? Come tutti i padri si sta preoccupando delle frequentazioni della figlia, in bilico tra il proteggerla e il lasciarla andare. Il caro Leighton ha creato proprio una bella situazione…

La cornice di questo “doppio dubbio” è uno splendido portico con pilastri scanalati e colonne tortili da cui si intravede un boschetto verdeggiante. La torsione delle colonne viene sfruttata da Leighton per darci un indizio sull’esito della vicenda. Lo vedete quel tralcio che si arrampica sulla colonnina a destra della ragazza? Quello è caprifoglio, il fiore degli amori appena sbocciati. Pare che anche il pittore sperasse in un lieto fine…

Ma è davvero andata così?

Stando alla critica proprio no. La scena sarebbe infatti una libera interpretazione del dramma di Tristano e Isotta e quello che vediamo è uno degli incontri furtivi dei due giovani. L’uomo sulla destra, quindi, non è davvero il padre ma l’anziano sposo di lei. Gli indizi per questa interpretazione sono tanti. Prima di tutto la giovane ha il mantello bordato di ermellino quindi è certamente una regina, esattamente come l’uomo anziano dev’essere un re visto che indossa la corona. Il ragazzo infine, pur essendo vestito semplicemente, indossa quello che era l’abbigliamento “pratico” tipico dei cavalieri.

Stando ad alcune fotografie dell’epoca, inoltre, Leighton aveva immaginato il re in preda alla collera e con una mano sul pugnale. In seguito, su probabile richiesta dell’acquirente, aveva mitigato l’umore del re. E’ un cambiamento che ci permette anche di apprezzare meglio la scena dei due innamorati perché non c’è nessun dettaglio che ci distrae. A questo senso di intimità contribuisce anche la penombra del boschetto che fa risaltare al massimo la vicenda in primo piano.

Due parole sullo stile…

Leighton aveva una vera passione per il medioevo. Moltissimi dei suoi dipinti infatti sono ambientati proprio in quell’epoca e hanno come soggetto i personaggi dei principali cicli cavallereschi. Avete notato la preziosità degli abiti? Sono tutte occasioni per Leighton di mostrare la sua grandissima perizia nel rendere i dettagli, soprattutto quelli su tessuto. Il lavoro di ricamo dimenticato da Isotta è un vero e proprio pezzo di bravura, così come la borsetta che le pende dalla vita.

Anche questo romantico infuso d’arte è finito ma come sempre saremo di nuovo da voi tra due settimane con una nuova calda, deliziosa, tazza d’arte. Vi aspettiamo!

Chiara Marchesi

Chiara Marchesi: Laureata in Storia dell'arte, con un'insana passione per la scrittura e per il rinascimento italiano. Curiosa di tutto si occupa principalmente di eventi d'arte senza disdegnare teatro, cinema e libri. Perchè la bellezza è ovunque...

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