Zuccherosi ma con stile: San Valentino con gli innamorati di Fragonard

gli-innamorati-fragonard

Zuccherosi ma con stile: San Valentino con gli innamorati di Fragonard

E’ arrivato di nuovo San Valentino. Ed ecco la corsa di tutti gli innamorati verso un’idea carina e originale per sorprendere, stupire e magari conquistare la propria lei.

Un bel problema che, manco a dirlo, non è affatto nuovo. E per darvi qualche ispirazione ci sono qui non una, non due, non tre, ma ben quattro tele direttamente dai capricci di una dama di Versailles.

Un San Valentino con stile… pittorico naturalmente.

I pannelli rappresentano “Il progresso d’Amore nel cuore di una giovinetta”, un tema perfetto per la frivola élite dell’epoca. Oggi sono conservati nella Frick Collection di New York e si godono finalmente  una sala tutta per loro.

Il quadro è visibile qui.

Non male visto come era cominciata la loro vita. Creati nientemeno che per Madame Du Barry, amante di Luigi XV, da Jean Honorè Fragonard che dal 1771 in poi si adoperò per dipingere le enormi tele che dovevano ornare il padiglione di Louveciennes nella residenza della facoltosa signora. Peccato che poi lei cambiò idea e le tele non le volle più… ah, le donne.

Non è difficile immaginare la delusione del povero Jean Honorè che, pur pagato, si vide respingere un’opera costata anni di lavoro. Un brutto colpo che gli farà seppellire il “Progresso d’Amore” per vent’anni fino al momento di riutilizzarlo, ampliato di due tele, nella residenza del cugino a Grasse. Ma questa è un’altra storia.

La prima tela della serie è La Pursuite, vale a dire l’innamorato che rincorre la sua bella la quale , manco a dirlo, non è spaventata neanche un po’. La vediamo infatti al centro del dipinto, con tanto di braccia allargate e gonnellona svolazzante ma sorridente, circondata da cameriere e ben attenta a non spettinarsi. Il giovanotto incipriato che ha creato questo piccolo scandalo da giardino sbuca da dietro un cespuglio con una bella rosa tra le mani.

E a proposito di giardino, avete visto la scultura sullo sfondo? Sono due bei puttini cicciotti che trattengono un delfino. Una raffinata decorazione? Non solo. Fragonard in questa serie usa dei piccoli gruppi scultorei per dirci qualcosa in più sulla scena che rappresentata.

Qui nella Pursuite il delfino è simbolo di un desiderio impetuoso che va frenato perché ancora non si accompagna all’amore. Insomma, quando si avvicina una bella ragazza è meglio andare per gradi.

La seconda tela rappresenta La Surprise. In altre parole il famigerato, temutissimo primo appuntamento. Il “Cosa mi metto?” e il “Come mi trucco?” li ha già risolti e sta aspettando il suo bello in un angolino appartato. Aspetta che ti aspetta l’ansia si fa sentire e lei sbircia ansiosamente oltre il limite del dipinto per vedere se arriva. Il giovanotto però sta scavalcando il muro dalla parte opposta aiutandosi con una scala.

E a giudicare dall’espressione trafelata e dal mantello che poggia con noncuranza sul muretto deve essere stata una bella faticaccia. Cosa non si fa per amore…

In questo caso la scultura rivelatrice è proprio sopra la ragazza e rappresenta Venere che impedisce al piccolo Cupido di prendere la faretra con le frecce per colpire i due innamorati. Cosa significa? L’amore adesso c’è e il desiderio è legittimo ma deve saper aspettare il momento opportuno che, come ci ripetono nonne e zie, non è il primo appuntamento.

Un dettaglio curioso è che nel padiglione di Louveciennes questa tela era pensata per essere appesa a destra di una porta che dava sul parco circostante. In questo modo la giovane sembrava cercare il suo innamorato nel giardino vero e proprio di M.me Du Barry.

La terza tela vede finalmente coronarsi il sogno d’amore ma con una certa originalità. Ne L‘amour couronnè infatti i due giovani sono al centro della scena ma con costumi decisamente troppo opulenti, persino per il settecento francese, per essere abiti consueti. Inoltre sono circondati da corone di fiori e accanto alla ragazza c’è un grosso fascicolo aperto, non certo un romanzetto da lettura.

La cosa sorprendente però è l’altro personaggio poco distante intento con in mano degli arnesi da disegno. Tutta questa fatica e anche il terzo incomodo! Le cose non stanno proprio così. I due innamorati infatti stanno recitando e il personaggio in basso li sta ritraendo.

Si è anche arrivati a ipotizzare che Fragonard possa essersi ritratto, togliendosi qualche anno, nelle vesti del giovane pittore. Piuttosto che un trionfo in piena regola l’autore ha preferito giocare sull’originalità della scena e mantenere il tono leggero e scherzoso delle altre tele. Senza prendersi troppo sul serio. La scultura qui rappresenta Cupido che si gode un meritato sonnellino dopo tanto lavoro. La faretra è vuota e il suo compito è finito.

La quarta e ultima tela è dedicata a La lettre d’amour. Sono passati diversi anni e i due innamorati rileggono le lettere che si spedivano agli inizi del loro amore. Teneramente abbracciati i due sono sempre giovani e belli come se il tempo si fosse fermato. Ai loro piedi c’è un cagnolino, simbolo di fedeltà e devozione amorosa.

I nostri due piccioncini sono diventati una coppia perfetta e dall’alto del piedistallo la statua conferma. Una giovane che si rifiuta di dare il suo cuore a Cupido perchè lo trafigga di nuovo, ha scelto il suo lui ed è per sempre. I due giovani che seguendo i tempi e i modi più giusti hanno ottenuto di amarsi in eterno.  Anche senza San Valentino erano già abbastanza zuccherosi.

Lo stile di Fragonard non può che accompagnare tutta questa leziosità, con colori da cupcake e una resa eccezionalmente fresca e leggera dei dettagli. Una resa a cui è affidata la sensualità frivola e giocosa che vediamo nelle tele. Un fare ammiccante e malizioso che fa intuire senza rivelare, che non appena sembra promettere di più è già pronto a farsi inseguire.

Sorprendente in questa serie di dipinti è il ruolo del paesaggio. Splendido nel rendere tutti i petali di ogni singola rosa e coerente con la progressione dell’amore. Accompagna lo slancio del giovane nella Pursuite e inizia il proprio rigoglio nella Surprise. E’ al suo massimo splendore nell’Amour ed è moderato ,come si addice ad una coppia consolidata, nella Lettre.

Quattro tele di frivolezze che in realtà nascondono molto più di quanto non sembri. Dei consigli d’amore mascherati da quadro. Un San Valentino divertente, giocoso, romantico, sensuale, zuccheroso…quale  aspetto preferite? Nei dipinti di Fragonard li trovate tutti!

Buona festa degli innamorati!

Chiara Marchesi

Chiara Marchesi
Chiara Marchesi: Laureata in Storia dell'arte, con un'insana passione per la scrittura e per il rinascimento italiano. Curiosa di tutto si occupa principalmente di eventi d'arte senza disdegnare teatro, cinema e libri. Perchè la bellezza è ovunque...

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui