Leggere, la mostra di Steve McCurry, è visitabile a Bari presso il teatro Margherita fino al 25 agosto 2021.
Steve McCurry, maestro della fotografia
McCurry è una figura iconica nella fotografia contemporanea degli ultimi quarant’anni. Nato a Philadelphia, dopo aver frequentato la facoltà di Cinema e Storia all’Università, ha iniziato a viaggiare per il mondo e lo ha raccontato con i suoi lavori. Visitando e scattando foto in Afghanistan, Tibet, Mongolia, Giappone, Brasile, Birmania, Filippine, Marocco, Yemen, India, Turchia, Africa, Cuba, Italia McCurry dimostra di avere un instancabile desiderio di esplorare, scoprire e raccontare la Terra.
I suoi progetti parlano di conflitti, guerre e culture in via di sparizione, antiche o moderne. Nella sua opera è centrale l’essere umano e, infatti, la sua fotografia più iconica e famosa è la ragazza afgana.
Leggere, la collezione fotografica
Il percorso espositivo presenta settanta immagini, scattate da Steve McCurry nei suoi quasi quarant’anni di viaggi e selezionate da Biba Giacchetti, che celebrano l’atto senza tempo e senza spazio della lettura.
Scrive la curatrice:
Infatti Leggere comunica un messaggio ben preciso: non esiste uno spazio univoco per la lettura, né un tempo definito, né un unico modo. Si può essere immersi nella lettura nelle situazioni più disparate: mentre si è appoggiati a un elefante nella tundra; sulle macerie di un edificio dopo un bombardamento; sulla scala di una biblioteca immensa che ricorda quella de La bella e la bestia; in una scuola a cielo aperto; in un bazar; in una lavanderia self service o nel bel mezzo di un incendio. Si può leggere da soli o in compagnia.
In ogni caso la lettura ha un potere magico, quello di far viaggiare in altri mondi, tempi e spazi.
L’allestimento del Teatro Margherita
La visionaria installazione di Peter Bottazzi al Teatro di Margherita permette allo spettatore di godere di un’esperienza totalizzante. Il visitatore di Leggere si sentirà immerso a trecentossessanta gradi nella mostra fotografica. Le fotografie di Steve McCurry sembrano intrappolate in un reticolato formato da cubi vuoti di alluminio. Il gioco di vuoti e di pieni, di luci e ombre diventa motivo stesso di godimento della collezione fotografica.
Ma il senso della vista non è l’unico ad essere stimolato nel visitatore, che sarà immerso in un dolce rumore fatto di brusii, echi e voci che parlano silenziose, quasi come se stessero leggendo un libro tra sé e sé.
Leggere è una mostra da non perdere in questa estate 2021.
Valeria de Bari
Tutte le immagini contenute nell’articolo sono di Antonio Stasi.
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