Le opere di Stefano Ricci ipnotizzano la Galleria Tricromia di Roma

Quando si dice che l’arte ti conquista in pieno potremmo parlare direttamente del caso di Stefano Ricci, illustratore e fumettista ma anche filmmaker ed i suoi misteriosi disegni esposti nella mostra “In questo momento” alla Galleria Tricromia di Roma dal 20 settembre 2016 al 6 ottobre 2016.

Galleria Tricromia
© Stefano Ricci

Le opere di Stefano Ricci sono ipnotiche. Si entra in un vero e proprio sogno. Indagano la sfera dell’onirismo. I disegni esposti alla Galleria Tricromia di Roma per la mostra “In questo momento” dal 20 settembre 2016 al 6 ottobre 2016 fanno parte di un concreto viaggio che l’artista compie attraverso la sfera dei ricordi e della mente. In Mia Madre i colori scuri e screziati delle opere di Ricci ci portano ad entrare misteriosamente in contatto con questa donna, che noi non conosciamo ma i disegni del figlio ce la mostrano. Essi creano quelle sensazioni di curiosità e voglia di sperimentare tipiche dell’essere umano quando viene a conoscenza di qualcosa, come un bambino che vede per la prima volta la sua mamma.

Galleria Tricromia
© Marco Rossi
Guardando bene questa rappresentazione di Loredana, vediamo una figura misterica, che non ci guarda, con un uomo dietro che sembra dirle qualcosa. Ma lei sta ascoltando o non sta ascoltando? Non lo sapremo mai. Lei sembra chiederci di guardarla, di studiarla, di osservarla.
Ne I Migranti alcune immagini di orsi ed animali s’intrecciano in un labirinto oscuro che rappresenta il percorso intricato delle nostre vite e soprattutto di quelle dei migranti, destinati verso un futuro incerto. I colori sono fortemente aggressivi. Sono figure sole, bisognose di comprensione ed affetto, come il panda accarezzato da una bambina, metafora di un uomo solo.

Galleria Tricromia
© Marco Rossi

In “Il sogno” abbiamo una viaggio mentale di un sogno fatto dall’artista, che si rappresenta come un bambino atto ad eseguire diverse attività, come suonare un tamburo o scalare una torre. Domina l’elemento onirico, mentale. Secondo le sue testimonianze, Stefano Ricci passò alcuni periodi di vacanza nelle Dolomiti con il grande Franco Basaglia, la psichiatra promotore della Legge 180 del 18 maggio 1973, con la quale vennero chiusi i manicomi e venne organizzato il sistema d’igiene mentale pubblico, attraverso lo sviluppo della psichiatra sociale. I colori forti di Ricci sembrano voler mettere in luce la forza e la vitalità delle nostre menti.
Galleria Tricromia
© Stefano Ricci

Una mostra assolutamente da non perdere; in una sola parola, eccezionale.

Marco Rossi
@marco_rossi88

Storico dell'arte e guida turistica di Roma, sono sempre rimasto affascinato dalla bellezza, ed è per questo che ho deciso di studiare Storia dell'Arte all'Università. Nel tempo libero pratico la recitazione. Un anno fa incontrai per caso Alessia Pizzi ed il suo team e fu amore a prima vista e mi sono buttato nella strada del giornalismo. Mi occupo principalmente di recensioni di spettacoli e di mostre, concerti di musica classica e di opere liriche (le altre mie grandi passioni)

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