Le città italiane collassano. Come reinventarle?

“Caduta e ricostruzione della Polis” è il titolo dell’interessante conferenza tenutasi presso il Teatro Argentina lo scorso 22 novembre. Fa parte di un ciclo d’incontri chiamato “Conversazioni sulle Rovine”.

Domenica 22 novembre 2015 si è tenuta un’interessante conferenza presso il Teatro Argentina dal titolo “Caduta e ricostruzione della Polis“. Essa faceva parte di un ciclo d’incontri ancora in itinere dal titolo “Conversazioni sulle Rovine“.  L’incontro, moderato dal direttore del Teatro di Roma Antonio Calbi, ha visto l’intervento di quattro eminenti personalità.
Il Prof. Franco Cardini, storico, saggista, e docente di Storia Medievale, ha presentato il problema della città come un problema universale. Ha inoltre esposto un pensiero di Roberto Sabatino Lopez: esiste una città di pietra ed una città degli uomini. In periodi di crisi come questo, spesso si parla di distruzione e ricostruzione, ma spesso chi distrugge la città non è colui che la ricostruisce.
Il Prof. Michele Ainis, giurista e costituzionalista, ha parlato del senso di distruzione e ricostruzione all’interno del mondo politico. Ha parlato della bellezza delle parole e dei numeri all’interno della nostra Costituzione. Vi sono infatti 139 articoli e domina il numero 3. Le Disposizioni Finali sono 18, un multiplo di tre, il Titolo III si divide in tre sezioni e la democrazia è esercitata tramite tre canali: canale parlamentare, istituti di democrazia diretta e quelli di democrazia partecipativa.

Il tempio di Minerva Medica e la ferrovia
Il successivo intervento è quello di Nicola Di Battista, architetto e direttore di Domus, ha denunciato il fatto che l’architettura oggi non s’interessa più del contesto generale ma del singolo oggetto. Ha denunciato inoltre l’improprio utilizzo di alcuni luoghi delle nostre città, come la “galleria gommata” della Stazione Termini, concepita come vera e propria strada coperta per collegare Via Marsala e Via Giolitti, ora trasformata in centro commerciale. Nel suo intervento espone che sia Aldo Rossi che Pier Paolo Pasolini avessero già denunciato il decadimento del nostro patrimonio.
L’ultimo intervento è stato quello di Enrico Mentana, famoso giornalista e direttore del TG LA7, il quale ha posto l’accento sul decadimento dei valori del mondo che ci governa, dell’estinzione nel mondo moderno delle ideologie e della contrapposizione tra esse.
Su invito del Dott. Calbi ha fatto un piccolo intervento l’architetto Francesco Prosperetti, Sovrintendente Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, il quale ha parlato della difficoltà della valorizzazione del nostro patrimonio culturale, portando ad esempio le lotte per contrastare i problemi causati dalla Ferrovia Roma-Giardinetti al Tempio di Minerva Medica e la difficoltà di trovare un interlocutore nelle istituzioni.
L’evento è stato allietato da alcuni estratti da testi di umanisti antichi, come Polibio e Platone, letti da due bravissimi giovani attori della scuola di recitazione del Teatro Argentina: Antonietta Bello e Jacopo Uccella.
Quello che c’è di chiedersi: ci sarà mai un risveglio delle coscienze e dei valori principali e più profondi? Queste polis risorgeranno? 
Risulta inoltre doveroso informare che chiunque sia in possesso di un biglietto o di un abbonamento del Teatro di Roma nonché quelli che risultino in possesso del pieghevole Conversazioni sulle Rovine, distribuite e timbrato e timbrato nel corso di questi incontri, potranno usufruire di uno sconto sul biglietto di ingresso alla mostra La forza delle Rovine in corso a Palazzo Altemps fino al 31 gennaio 2016. (10 euro anziché 13 euro). Per tutti coloro che hanno un biglietto del Museo Nazionale Romano (biglietto unico che comprende più sedi) potranno usufruire al botteghino di una riduzione del 20 % circa per tutti gli spettacoli della stagione in corso del Teatro Argentina e del Teatro India.


Per il video della conferenza qui.

Marco Rossi
Storico dell'arte e guida turistica di Roma, sono sempre rimasto affascinato dalla bellezza, ed è per questo che ho deciso di studiare Storia dell'Arte all'Università. Nel tempo libero pratico la recitazione. Un anno fa incontrai per caso Alessia Pizzi ed il suo team e fu amore a prima vista e mi sono buttato nella strada del giornalismo. Mi occupo principalmente di recensioni di spettacoli e di mostre, concerti di musica classica e di opere liriche (le altre mie grandi passioni)

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