La natura morta non è mai stata così viva: in mostra a Roma

L’origine della natura morta in Italia

La natura morta non è mai stata così viva: in mostra a Roma

Fino al 12 marzo presso la Galleria Borghese di Roma sarà in mostra “L’origine della natura morta in Italia – Caravaggio e il Maestro di Hartford” un evento imperdibile per tutti gli appassionati di arte.

Un incredibile parabola che permette di analizzare l’origine e l’evoluzione della natura morta a partire dalla fine del XVI secolo nel contesto italiano. L’esposizione, proseguendo la valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio artistico, permette di ammirare contemporaneamente alcune delle più mirabili nature morte tra 600 e 700, veri e propri capolavori.

L’origine della natura morta in Italia

Il marchese Giustiniani nel suo Discorso sopra la pittura ricordava come lo stesso Merisi dicesse che “tanta manifattura gli era fare un quadro buono di fiori come di figura” inaugurando la fortuna di questo genere pittorico. Infatti il Caravaggio fu il primo a portare tutta la natura sullo stesso livello artistico ed iconografico, superando il superindividualismo rinascimentale che vedeva una differenza tra natura inferiore e superiore.

La natura morta da semplice decorazione, mediocre soggetto di genere, divenne per la prima volta protagonista indiscussa del quadro, musa ispiratrice per cui servivano tecnica e talento. Il genio del Merisi non fu solo quello di dedicare attenzione ad un genere dimenticato, ma fu di portarlo sulla tela nella sua più cruda realtà. Folgorante rappresentazione di una natura silente e abbandonata, della comune cestella di frutta a buon mercato con la mela buona e quella bacata.

L’origine della natura morta in Italia

Una vera e propria rivoluzione artistica ed iconografica.

A questo momento risale la famosissima Canestra della Pinacoteca Ambrosiana, dipinta intorno al 1597-98, celebrando la resurrezione della natura morta nel panorama artistico italiano ed internazionale. Una forma di vita abbandonata a se stessa, accarezzata da una luce in declino e avvolta da un’atmosfera di incanto. Non più perfetta raffigurazione di una realtà ideale, ma sublime e poetica rappresentazione di verità pittorica.

L’origine della natura morta in Italia

La mostra curata da Anna Colica, storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese, e da Davide Dotti, critico d’arte, propone indiscussi capolavori. Tra questi saranno presenti la tela del Maestro di Hartford, specialista di natura morta attivo a Roma tra XVI e XVII secolo, l’Allegoria della Primavera di Carlo Saraceni e i due quadri del giovane Caravaggio dalla raccolta borghesiana, Il Bacchino Malato ed il Ragazzo con canestra di frutta.

Un evento imperdibile che vi permetterà di passare qualche ora tra le mura di una delle gallerie più belle del mondo sede di opere di inestimabile bellezza e valore. Uno sguardo sul mondo dell’arte naturalista che ha saputo portare tutta la vita su di uno stesso piano.

Martina Patrizi

23 anni, laureata in letteratura e linguistica italiana all'università degli studi di Roma Tre. Amante dell'arte e della vita, mi tuffo sempre alla ricerca della bellezza e di una nuova avventura. La mia frase è "prima di essere schiuma, saremo indomabili onde".

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