In nome di Banksy: la street art in mostra a Roma

L’inafferrabile artista di Bristol arriva a Roma presso Palazzo Cipolla (via del Corso) con una mostra completamente dedicata alla sua iconica arte di strada.

Fino al 4 settembre 2016 “Guerra, capitalismo & libertà” installerà nella capitale 150 opere, divise tra dipinti, sculture e stencils, di Banksy, il genio britannico che con la propria ruggente street art ha rivoluzionato l’arte dell’ultimo decennio.
Stiamo parlando di una delle figure più ambigue del panorama artistico contemporaneo, venuto dalla strada, partorito da una generazione delusa e disgustata, un individuo ormai famoso in tutto il mondo che tuttavia è riuscito a conservare il proprio anonimato diventato parallelamente il simbolo più indiscusso della sua misteriosa identità. Un nome che da anni firma centinaia di opere sparse per la terra, caratterizzate da un amaro cinismo e spietato sarcasmo che hanno fatto di Banksy l’emblema di tante battaglie.
Kids on Gun
Guerra, capitalismo & libertà” il titolo stesso della mostra affronta i tre temi più dibattuti del nostro tempo, evidenziando la visione artistica dello street artist inglese di fronte ad urgenti questioni sociali, politiche e culturali. Banksy è stato il primo che ha capito il grande ed inimitabile potenziale dell’arte di strada, la sorprendente comunicabilità di un segno su un muro, trasformando il graffito da atto vandalico in gesto di protesta e dando un’immagine al proprio disprezzo.

L’inedita raccolta di opere in mostra a Roma comprende pezzi provenienti da collezioni private, alcuni dei quali mai esposti in precedenza, stampe e dipinti che hanno influenzato la scena artistica internazionale, inaugurando un fenomeno che proprio nella capitale si sta radicando, coltivato soprattutto nelle periferie.

L’esposizione raccoglie le immagini più rappresentative di Banksy, lavori dotati di un grande umorismo ma anche di una notevole sensibilità, in grado di colpire per la propria umana schiettezza coinvolgendo gli argomenti più importanti del momento e ponendo ognuno di noi di fronte una difficile analisi di coscienza. Davvero siamo i responsabili di questa società malata, egoista ed incapace di guardarsi intorno? Che futuro stiamo costruendo? E soprattutto a cosa stiamo rinunciando? 

Throlley Hunters
La collezione riunita a Roma da Fondazione Terzo Pilastro–Italia e Mediterraneo è quindi un’occasione senza precedenti per avvicinarsi alla visione del mondo dell’artista di Bristol, che con i propri murales ha prodotto una critica geniale e senza censure, esprimendo soprattutto un commento satirico sui nostri vizi e le nostre umane illusioni.

Lo stile inconfondibile di Banksy domina la rassegna del palazzo romano portando per la prima volta dentro un museo privato un’arte metropolitana che ha saputo unire talento e ispirazione conferendo all’anonimo graffitaro un tratto unico ed inimitabile che lo contraddistingue nel mondo.

Guerra, Capitalismo e Libertà
Vale la pena visitare Palazzo Cipolla, soffermarsi su “Kids On Guns”, “Trolley Hunters”, “Girl With Balloon”, “Love Rat” e tutte quelle opere che non solo sono diventate un simbolo di protesta mondiale, ma che hanno avuto l’incredibile capacità di mettere l’intera società occidentale alla berlina a partire da un disegno sul muro.


Martina Patrizi

23 anni, laureata in letteratura e linguistica italiana all'università degli studi di Roma Tre. Amante dell'arte e della vita, mi tuffo sempre alla ricerca della bellezza e di una nuova avventura. La mia frase è "prima di essere schiuma, saremo indomabili onde".

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