Roma solitamente è la città che tutti vogliono visitare per le sue bellezze antiche, come i luoghi legati all’impero romano o quelli imponenti di epoca rinascimentale e barocca.
Ma la capitale d’Italia può offrire molto altro, perché è in grado di narrare l’intera storia dell’umanità, di ieri e di oggi. E per gli appassionati di arte moderna e contemporanea impossibile è non visitare la Galleria Nazionale. GNAM A ROMA
La prima galleria presente in città fu quella allestita alla fine dell’Ottocento a Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale, ma diventò ben presto troppo piccola per poter ospitare il numero sempre crescente di opere. Si decise quindi nel 1915 di spostarla in viale delle Belle Arti nel grandioso edificio attuale – proprio alle spalle del parco di Galleria Borghese – costruito da Cesare Bazzani per le Mostre Retrospettive del 1911, che avevano celebrato il cinquantenario dell’Unità d’Italia.
Qui, all’interno di imponenti sale, trovano posto veri e propri capolavori realizzati dai più importanti artisti del passato e del presente.
La galleria infatti custodisce la più completa raccolta di opere d’arte italiane e straniere realizzate tra il XIX e XXI secolo. Accoglie il visitatore la scultura di Ercole e Lica realizzata da Antonio Canova nel 1815 che racconta uno degli episodi più terribili della mitologia greca: Ercole, indossata con l’inganno una tunica imbevuta di veleno, uccide il giovane Lica, colpevole ignaro di avergliela porta.
E’ un’opera cerniera perché lo scultore è considerato l’ultimo artista “classico” e il primo “moderno”. Per comprendere al meglio l’evoluzione dell’arte tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, basterà ammirare le opere qui esposte dei più grandi nomi del passato: da Vincent van Gogh a Paul Cézanne, passando per Claude Monet, Edgard Degas, Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis.
Immancabili poi i numerosi rappresentanti delle correnti artistiche più contemporanee tra cui meritano particolare menzione le realizzazioni concettuali di Lucio Fontana qui presente con la serie di tele bucate e strappate, l’opera surrealista di Alberto Giacometti e ancora gli uomini manichino e le città ideali di Giorgio De Chirico. Sconvolgente sarà inoltre osservare le opere di Alberto Burri, ripercorrendo tutto il suo percorso artistico: dai primi gobbi e catrami, al “Grande sacco del 1952”, dai legni alle plastiche, ai ferri dei primi anni Sessanta fino ai cellotex degli ultimi anni. GNAM A ROMA
Il surrealismo è rappresentato in Galleria da uno dei più grandi nomi Joan Miró con “Il compianto degli amanti”; mentre l’irriverente Marcel Duchamp è accolto con alcune sue creazioni, tra le quali “Ruota di bicicletta” e la “Fontana”, cioè il famoso orinatoio. Imperdibili sono poi le opere di Vasilij Kandinskij e Jackson Pollock, maestri dell’arte astratta, e la celebre “Hammer and sickle” di Andy Warhol, sommo esponente della Pop Art, qui in rappresentanza dell’esperienza più significativa della cultura americana degli anni Sessanta del secolo scorso.
Ma la Galleria non è solo un museo, è un luogo di arte, vivo e pulsante, in continua evoluzione e lo spettatore non è mai solo: diventa infatti parte integrante del percorso espositivo, fino a divenire vero e proprio protagonista, creatore anche lui di arte grazie alle creazioni di Michelangelo Pistoletto che con i suoi “I visitatori” mette noi tutti, anche solo per un momento, al centro della sua creazione di installazione artistica specchiata. GNAM A ROMA