Due giganti della pittura, Bacon e Freud, per la prima volta insieme in una mostra in Italia.
Il 25 settembre si è svolta a Roma la presentazione della mostra Bacon/Freud. La scuola di Londra. Partita il 26 settembre e disponibile fino al 23 febbraio 2020, al Chiostro Del Bramante di Roma oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di sei artisti (Francis Bacon, Lucian Freud, Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego) raggruppati nella cosiddetta School of London. Nella seconda metà del Novecento Londra risorge dalle ceneri della guerra, e i pittori vi trovano terreno fertile per fondere in arte la loro quotidianità.
La mostra è organizzata dal DART Chiostro Del Bramante in collaborazione con la TATE di Londra, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico avvolgendolo in un’ intima esperienza con le opere, creando un filo conduttore tra gli artisti e i loro lavori.
Si tratta della seconda collaborazione con la galleria londinese dopo la mostra di Turner, e della seconda rassegna in un anno dopo Dream. L’arte incontra i sogni.
Il Chiostro ha inoltre voluto alzare l’asticella dopo gli ottimi risultati ottenuti in termini di visitatori (il 70% under 30) tramite iniziative per tutte le età:
- Una speciale audioguida a cura di Costantino D’Orazio, un racconto di storia, arte, cultura e società, un viaggio nella Londra di quegli anni.
- Un percorso sonoro con una playlist spotify selezionata dal gruppo post-rock Mokadelic, famosi per la colonna sonora della serie Gomorra.
- Un tour per i bambini alla scoperta dell’essere umano in compagnia degli alieni, grazie a un’ audioguida curata da Antenna International. Per scoprire attraverso le opere le sfaccettature del nostro carattere.
Ad accogliere il pubblico al Chiostro Del Bramante, un gruppo di disegni e incisioni aventi come soggetto il volto umano.
Eseguiti da Freud, Kossof, Auerbach, e realizzati quando avevano tra i 20 e i 30 anni, si tratta di opere dal profondo impatto psicologico.

Il percorso prosegue poi con un nucleo significativo di lavori di Francis Bacon, con dipinti e disegni delle sue celebri figure isolate.
L’artista irlandese utilizza la fotografia come base di ricerca per rappresentare sia lotte personali che momenti di profonda intimità e tenerezza. Nelle sue opere la parola d’ordine è sensazione, perchè è molto chiaro l’obiettivo artistico:
Vorrei che i miei dipinti suscitassero la sensazione di essere stati attraversati da un essere umano che ha lasciato una scia della sua presenza, la traccia della memoria di eventi passati, proprio come una lumaca lascia la sua bava.

Al Chiostro Del Bramante troviamo anche Paula Rego, che esplora la condizione delle donne con ricorrenti riferimenti autobiografici.
La sua è una pittura magnetica che cattura l’attenzione dello spettatore con una resa plastica. In The Dance, la danza può essere interpretata come una danza della vita che illustra tutte le fasi che intercorrono tra l’infanzia e la vecchiaia di una donna. Il movimento ritmico delle figure contrasta con la quiete dell’edificio fortificato, dando al dipinto un aspetto inquietante tipico dell’opera di Rego. I quadri della pittrice sembrano raccontare una storia, e il perchè di questa scelta ce lo dice lei stessa:
Le storie sono importanti, proprio come se esistessero nella realtà; non fa alcuna differenza

Tra le particolarità della mostra vi è anche il cortometraggio “The Naked Truth” di Enrico Maria Artale, prodotto dal DART Chiostro Del Bramante con la media partenrship di Sky Arte. Si tratta di un’ opera filmica originale ispirata ai quadri presenti in mostra, per approfondire i contenuti sviluppando un dialogo tra forme e linguaggi diversi.
Camminando ci si imbatte poi nelle opere di Michael Andrews, Leon Kossof e Frank Auerbach. Gli ultimi due sono forse quelli che più di tutti gli altri adottarono tecniche sperimentali.
Infine, proseguendo il cammino, viene presentato Lucian Freud, attraverso una serie di dipinti realizzati nel corso della sua lunga carriera.
Il percorso dimostra come la raffigurazione sia per l’artista viscerale e scultorea, seguendo il principio voglio che la pittura sia carne. Freud era infatti molto meticoloso, soprattutto nei suoi ritratti. Un suo ex modello, Dave Dawson, è intervenuto alla conferenza raccontando di un artista attento alle possibilità umane e artistiche insite in ogni persona. Il modello doveva occupare lo spazio affinchè il pubblico potesse sentire la vicinanza alla sua persona.
Le opere di Freud presenti in mostra sono di una nudità emotiva sconcertante. Con lui la pittura supera il realismo e viaggia verso picchi di estrema profondità psicologica (non a caso è nipote del padre della psicanalisi). E come ricorda lui stesso, parlando del suo metodo di lavoro:
Ero visivamente aggressivo, mi sedevo molto vicino e guardavo. La cosa poteva mettere a disagio entrambi, ma temevo che se non fossi stato attento a tutto ciò che attirava il mio sguardo, l’intero quadro sarebbe andato a pezzi.

Queste e tante altre opere nella mostra di questi grandi artisti. Chiostro Del Bramante, Via della Pace, Roma, fino al 23 febbario 2020. Non avete scuse.
Lorenzo Balla