Le Case Romane del Celio e il Clivo di Scauro

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Case Romane del Celio. Una Roma Sotterranea che non ti aspetti

Roma ha molte attrattive e ancora di più sono i siti ed i luoghi da visitare in grado di illustrare tutta la sua storia millenaria. Ma le sorprese che l’Urbe è in grado di rivelare nel suo sottosuolo, sono forse ancora più straordinarie. Tra le visite imperdibili della Roma sotterranea, non può mancare quella alle cosiddette Case Romane del Celio!

Il clivo di Scauro

Esattamente al di sotto dell’antica Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sorta sul Celio, uno dei mitici sette colli su cui Roma fu fondata, si trovano una serie di importanti strutture abitative dalla storia secolare. Già la strada che fiancheggia l’ingresso all’area archeologica, il Clivo di Scauro, è un vero spettacolo: una breve e piccola via, un tempo interamente coperta e sormontata da una serie di archi su cui si affacciavano, da una parte e dall’altra, una serie di alte insulae – i caseggiati a più piani tipici dell’antica Roma –  con numerose botteghe a pianterreno. Varcando l’ingresso del sito – oggi musealizzato – si possono ammirare i primi vani, corrispondenti proprio alle antiche botteghe, munite di retrobottega ed adibiti a magazzino per le merci.

 

Proseguendo nella visita, si noterà come questa insula con botteghe si affacciasse, verso l’interno, su un’altra stradina su cui si apriva una domus privata, cioè una casa di proprietà privata grande e lussuosa, nata per ospitare una sola famiglia benestante, munita in realtà anche di un complesso termale, posto però ad un livello inferiore rispetto al piano di calpestio delle botteghe.

Queste due differenti abitazioni durante il III secolo d.C. furono unificate in un’unica grande struttura abitativa molto più estesa, in cui il ricco proprietario viveva a pian terreno, affittando invece gli appartamenti posti ai livelli superiori del caseggiato. Ecco quindi che le pareti della casa iniziarono ad essere sontuosamente decorate da delicate pitture, così come i pavimenti con raffinati mosaici. Tra gli affreschi più importanti, vi sono certamente quelli della Sala dei Geni, le cui mura presentano festoni di fiori e frutta sorretti da Geni alati, con graziosi amorini ritratti mentre vendemmiano. Anche la parete di fondo del Ninfeo presenta ricche sorprese: si riconosce infatti molto verosimilmente il racconto del mito di Proserpina che ritorna dall’Ade, raffigurata tra Cerere e Bacco.

 

Qualcosa di particolare però accadde nel IV secolo d.C., quando ci fu un cambio di proprietà con conseguenti modifiche: nella Sala dell’Orante infatti, l’affresco in parete mostra un personaggio ritratto a braccia aperte in atteggiamento di preghiera, che secondo molti studiosi, diviene il principale indizio dell’uso dell’ambiente da parte di una famiglia cristiana. Poco più avanti si può raggiungere il punto più “sacro” delle Case, cioè la Confessio: ricavato a metà della scala che conduceva ai piani superiori dell’insula, questo piccolo vano presenta, all’interno di una nicchia in parete, preziose decorazioni pittoriche di epoca cristiana, databili alla seconda metà del IV secolo d.C. Queste raffigurazioni sono chiaramente legate alla vita dei santi Giovanni e Paolo: tradizione vuole infatti che i due fratelli, soldati romani, abbiamo qui abitato.  E sono proprio questi gli ambienti in cui Giovanni e Paolo furono uccisi e sepolti, subendo il martirio per la loro fede cristiana. La passio dei due santi racconta inoltre che, poco dopo la loro morte, furono qui giustiziati anche Crispo, Crispiniano e Benedetta, tre coraggiosi cristiani che si erano recati a pregare sulla tomba dei due fratelli e per questo rappresentati insieme a loro.

 

Proprio questa tragica ma importante vicenda legata al martirio dei primi cristiani, collega di fatto queste antiche abitazioni di epoca romana alla loro successiva trasformazione in vera e propria basilica, la cui costruzione fu avviata già nel V secolo d.C.

Prima di proseguire la visita nella Basilica superiore, due sono le sale assolutamente da non perdere. La prima è il delizioso Antiquarium posto alla fine del percorso, un piccolo ma interessante museo in cui poter ammirare tutti i reperti rinvenuti durante gli scavi delle Case Romane; la seconda invece è l’Oratorio verso l’uscita. Un piccolo ambiente di epoca medioevale in cui è possibile ammirare una rara rappresentazione della crocifissione con il Cristo vestito, seguendo cioè quella che era la moda orientale! E’ proprio per questa lunga ed affascinante storia che le Case Romane del Celio diventano una tappa assolutamente consigliata durante un viaggio nell’Urbe per visitare e conoscere una piccola, ma importante parte dell’immensa Roma Sotterranea.

Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale

 

L'asino d'Oro
L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza visite guidate a Roma per adulti e bambini per andare alla scoperta della città in modo originale e divertente senza tralasciare ovviamente la professionalità.

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