A Roma fino al 21 maggio 2016, con ingresso gratuito, presso la libreria l’Argonauta (zona Piazza Fiume) saranno esposte le fotografie di Lisistrata Simone, un vero e proprio documentario sul suo viaggio in Perù.
La mostra, intitolata Perù, mano nella mano, è un suggestivo reportage fotografico alla scoperta di un paese antichissimo, ricco di storia e cultura. Lisistrata Simone ci rivela, grazie al suo obiettivo, l’incontro con un popolo dalle tradizioni millenarie, immerso in una natura incontaminata dai panorami mozzafiato.
Il percorso espositivo diventa una toccante testimonianza di un viaggio umano per le Ande, raccontando la storia di un iter personale alla ricerca di se stessi, tra scorci indimenticabili e un popolo dalla genuina generosità, abituato a tendere la mano a chi viene da lontano.
Le foto esposte confermano quelle che sono state le emozioni vissute dalla fotografa durante il suo viaggio dall’altra parte del mondo, catturando non solo paesaggi e scenari incantevoli, ma soprattutto scene di vita quotidiana e attimi di umana intimità, tra villaggi sperduti e montagne preistoriche. La stessa Lisitrata Simone al ritorno ha raccontato ciò che più l’ha toccata nel profondo: l’incontro e lo scambio con la gente che ha avuto la possibilità di conoscere esplorando il paese andino. Per questo motivo le persone sono le protagoniste indiscusse del suo reportage, un vero e proprio omaggio ad un popolo che nella sua rustica semplicità e popolare saggezza si mette al servizio del prossimo.
Contadini, pastori, bambini in fasce, donne e madri, immortalati nella vita di tutti i giorni, nella purezza dei loro gesti scanditi tra il lavoro nei campi e le feste di paese. La mostra ci presenta in 30 scatti l’incontro con gli uomini, un percorso alla scoperta dell’altro, della sua terra, dei suoi colori e dei suoi sapori, diventando il diario di bordo di un viaggiatore innamorato.
Tra le sale della libreria l’Argonauta, specializzata in libri di viaggio, si entra in un mondo senza tempo, cristallizzato, siamo catturati dal sorriso della vecchina del paese, così simile a quello delle nostre nonne, e dallo sguardo innocente di un bambino, che scruta curioso l’obiettivo, due occhi grandi neri, che ci interrogano, ci chiamano. Forse ci siamo persi, forse non siamo più in Via Reggio Emilia 89, siamo ai confini del mondo, siamo in Perù.
Martina Patrizi