Più Libri Più Liberi: quando l’editore parla al lettore
Più Libri Più Liberi 2016: anche quest’anno Roma regala una full immersion nel magico mondo dell’editoria.
Scena di ordinaria quotidianità: una persona entra in libreria e acquista un libro. A volte dopo lunghi minuti di ricerca tra i titoli, altre a colpo diretto.
Cosa ci attrae così tanto di un libro? Il titolo, la copertina, le buone parole di un amico o del recensore di fiducia, l’auctoritas della firma?
Prima di raggiungere l’utente un libro si sviluppa e nasce quasi come un bambino: l’editore cerca tra le fonti proposte un testo che abbia un messaggio da comunicare, una penna da esaltare. Tra bozze, revisioni, dialoghi con l’autore e impaginazioni varie, il libro arriva poi al fornitore, sullo scaffale della libreria o sull’e-reader attraverso il web. La missione è sempre la stessa: arrivare ai lettori, ma soprattutto ai non lettori!
[dt_highlight color=”” text_color=”” bg_color=””]Quello che la maggior parte del tempo manca tra editore e lettore è proprio la comunicazione. Per questo motivo il primo deve riuscire a intuire cosa possa piacere al secondo.[/dt_highlight]
In questa rarissima dialettica un evento come “Più Libri Più Liberi” si rende mediatore indispensabile tra i due attori interessati. Questo è accaduto al Palazzo dei Congressi dal 7 all’11 dicembre 2016. Cinque giornate ormai attesissime dai produttori di libri, dagli autori e dai lettori, che nella Capitale sono diventate un vero cult pre-natalizio. Ce le regala come sempre l’AIE, organizzando oltre mille ore di incontri professionali.
Numerosi gli appuntamenti dedicati alla cultura, ai professionisti del settore, ma soprattutto ai ragazzi: tantissimi i laboratori, i workshop, ma soprattutto gli ospiti della quindicesima edizione, tra cui Piero Angela, Andrea Camilleri, Vinicio Capossela, Hanif Kureishi, Nanni Moretti, Michela Murgia, Pif, Giulio Piscitelli, Ferdinando Scianna, Elena Stancanelli, Marco Travaglio,Chiara Valerio, Zerocalcare.
Due sono stati i piani adibiti alla fiera. Gli uni a fianco agli altri i piccoli e medi editori italianihanno raccontato ai presenti le loro novità, le loro ultime uscite. Tantissimi gli stand, variegata l’offerta (dal fumetto alla saggistica, dalla narrativa alla poesia, fino al web marketing).
Due giornate sono state dedicate anche agli operatori stranieri con la dodicesima edizione del Fellowship Program e alcune iniziative sono anche uscite dal Palazzo per arrivare nelle aule universitarie con “Più Libri più Idee”, coinvolgendo La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3, IED-Istituto Europeo di Design, LUISS e l’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo).
Un’iniziativa esclusiva di quest’anno è lo spazio che la Fiera ha dedicato ai periodici culturali, a cura del Cric – Coordinamento Riviste Italiane di Cultura, non solo come spazio espositivo ma anche come luogo di incontro per condividere il sapere su tematiche di ampio respiro, come la libertà religiosa e la pace.
Profumo di carta, ma non solo: anche al web viene dato spazio con #BlogNotes, progetto di web-comunicazione editoriale e letteraria coordinato da Laura Ganzetti, autrice del blog letterario Il tè tostato, e realizzato con l’aiuto di tanti altri blogger.
Profumo di passione, di voglia di condividere. Condividere la propria storia, la fatica di essere una PMI in Italia, lo zelo per quella magica arte di scegliere, produrre e vendere libri.
Gli ingredienti per avere successo c’erano tutti e così è stato per l’edizione 2016.
Alessia Pizzi