Una Festa Esagerata…!, Vincenzo Salemme al Teatro Sistina
Risate e commozione per il nuovo spettacolo dell’attore e commediografo napoletano.
Vincenzo Salemme torna a teatro con una vera e propria “Festa Esagerata”, titolo della sua nuova commedia dai toni ironici e frizzanti, un vero e proprio omaggio al suo Maestro Edoardo De Filippo in chiave moderna e un ritratto ironico della piccola borghesia del nostro Paese.
Salemme non delude mai il suo pubblico, divertendolo e facendo da vero e proprio mattatore, accompagnato da attori bravissimi e complementari al suo ruolo. Un ritorno esilarante quello del comico napoletano a Roma, nella cornice del Teatro Sistina, tra le fragorose risate del pubblico e numerosi spunti di riflessione.
Ci troviamo a Napoli. La storia narra di una famiglia borghese di oggi, composta da padre, madre e figlia impegnati nell’organizzazione della festa di 18 anni della ragazza. Nulla di più semplice. Peccato che l’imprevisto sia dietro la porta, anzi al piano di sotto. Gennaro Parascandalo (Vincenzo Salemme) deve infatti fare i conti con la morte del vicino di casa, che potrebbe mandare all’aria la festa tanto voluta dalla figlia e dalla moglie arrivista.
Aiutato da Antonio, detto Toni, il nuovo portiere del palazzo (Antonio Guerriero) impegnato nelle elezioni di condominio, e da un prete (Nicola Acunzo) alternativo “da strada”, Gennaro intraprenderà un’insolita trattativa con la figlia del defunto, situazione che prenderà dei risvolti insoliti e tutti da ridere.
Ancora una volta, Vincenzo Salemme si conferma un bravissimo regista e commediografo capace di regalare in meno di due ore tante risate e riflessioni importanti sulla società di oggi. Attraverso le sue storie e i suoi personaggi, tutti perfettamente delineati e coerenti con il loro ruolo in scena, dona allo spettacolo un ritmo incalzante, serrato e momenti comici perfetti, secondo la migliore tradizione teatrale napoletana.
Insieme a lui, una compagnia con attori di ottimo livello: ricordiamo Teresa Del Vecchio, già veterana dei suoi spettacoli nel ruolo della moglie rampante, Mirea Flavia Stellato, Nicola Acunzo nel ruolo del parroco, Antonella Cioli nelle vesti della condomina del piano di sotto nonchè figlia del defunto, Antonio Guerriero, ovvero l’aspirante portiere sostituto, Sergio D’Auria, Vincenzo Borrino, nei panni del cameriere “finto indiano”, e Giovanni Ribò.
Molto coerente e apprezzato l’omaggio al grande Eduardo. Salemme porta in scena il suo Maestro, che in questo caso diventa il dirimpettaio al quale si rivolge il protagonista Gennaro, parafrasando la celebre “scena del caffè e del professore” dalla grande commedia “Questi fantasmi”.
Sul finale Salemme fa scendere qualche lacrimuccia, con una riflessione sull’ipocrisia e l’assurdità del mondo borghese, scegliendo una meravigliosa e commovente citazione facendo riecheggiare nel teatro la voce del grande Edoardo che chiede ad ognuno di noi: “T’ piac’ o Presep’?”.
Uno spettacolo da vedere assolutamente, fino al 5 febbraio al Teatro Sistina!
Ilaria Scognamiglio