Teho Teardo e Blixa Bargeld, come far risplendere l’oscurità

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Il via il tour con il nuovo album “Nerissimo” al Quirinetta.

@Quirinetta
Il 4 maggio, presso il Quirinetta di Roma, Teho Teardo e Blixa Bargeld danno il via al tour di lancio del nuovo album “Nerissimo”. La scelta di Roma non è casuale, infatti proprio nella città eterna i due avevano iniziato la loro esperienza nel 2013. Teho (nome d’arte per Marco Teardo) chitarrista poliedrico, vincitore di un David di Donatello nel 2009, si riunisce al cantante tedesco Blixa dando vita a una attesa reunion (“un incontro tra due amici” come riportato nel comunicato stampa) dopo la collaborazione che aveva dato vita al celebrato “Still Smiling”(2013).
Ma qual è il segreto della loro musica e perché affascina così tanto gli ascoltatori? Il progetto è costituito da tracce in tedesco, italiano e inglese che Blixa, con la sua voce nasale ed evocativa, canta con uno stile dai tratti narrativi. Ciò ha come effetto l’immersione totale dell’ascoltatore, grazie anche alla musica dark-ambientale di Teho.
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La serata inizia nella piacevole atmosfera del Quirinetta dove, intorno alle 22.00, iniziano ad affluire i numerosi spettatori che riempiono nel giro di qualche minuto l’intera sala. Alle 22.30 circa le luci si spengono, il palco si illumina e un fragoroso applauso accoglie la formazione costituita dai due artisti accompagnati da una violoncellista e un polistrumentista inizialmente al sintetizzatore.
Contro le “convenzioni” del classico concerto, Blixa cerca subito il contatto diretto con il pubblico scambiando qualche battuta e alleggerendo l’atmosfera prima di tuffarsi nell’esperienza di “Nerissimo”. La risalita dall’oscurità inizia con “Ich Bin Dabei”, traccia tratta dal nuovo album, caratterizzata dall’azione del violoncello che, con tocchi brevi, riproduce un ritmo incalzante sul quale la narrazione della strofa si infrange contro la ferma ripetizione del titolo. A seguire una traccia in inglese e “Mi Scusi”, durante la quale, con un italiano “giovane e inesperto” (come lo definisce nella canzone stessa), il pubblico è deliziato dal racconto del rapporto tra l’artista e la lingua. Intanto l’atmosfera si evolve e anche sul palco la formazione cambia. Dal sintetizzatore si passa all’oboe e poco dopo si aggiunge un trio d’archi. Tutto questo contribuisce a caricare di energia l’aria fino ad arrivare a “Nerissimo”, la title track, con la quale si giunge al primo picco della serata. Da qui è possibile vedere un barlume di luce in mezzo all’oscurità. Il pubblico è totalmente rapito, inglobato dal mondo esoterico creato da Teardo. È piacevole vedere come molti inizino a dondolare, cullati dalla melodia colorata dalle sferzate del violoncello.
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Passato questo apice il clima si stempera leggermente, lasciando spazio a un po’ di distrazione. È l’unica nota negativa della serata.
Lentamente, però, si risale arrivando alla fine della scaletta con “Come Out and See Me”, altro picco dell’esibizione. La voce di Blixa diventa grave, graffiante, con tratti di solennità e con essa il pubblico sembra essere invitato a venir fuori, a risorgere dalle tenebre. Notevole è la chiusura del brano, quando Teardo dirige i violini facendoli calare gradualmente di intensità fino al silenzio. Contemporaneamente le luci sul palco si abbassano ed è di nuovo tenebra. La platea esplode in un fragoroso applauso che si prolunga fino al ritorno sulla scena dei sette musicisti per il bis.
Anch’esso si ricollega al percorso precedente, stemperandolo in maniera graduale e dolce con “Soli Si Muore”, come fosse il lieto fine di un film. Ed è di nuovo fine, stavolta ancora meglio.
Nel complesso è stata un’esperienza suggestiva, sicuramente non banale.
Non rimane che consigliare con molto piacere i successivi spettacoli che avranno luogo a Bologna e Milano.
 
Gianclaudio Celia
Musicista e fotografo. Ha una insana passione per la musica live.

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