Il Vittoria è un luogo aperto e vissuto da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
La stagione 2017/2018 sarà un’altra dimostrazione di questa volontà. Il cartellone è composto da 12 spettacoli in abbonamento e 9 fuori abbonamento. Due prime nazionali prodotte da Attori&Tecnici. In ottobre, la novità italiana Segreti di famiglia di Enrico Luttmann, regia di Marco Casazza ed interpreti Viviana Toniolo e Stefano Messina. A gennaio, Il diavolo, certamente di Andrea Camilleri, adattamento teatrale di Claudio Pallottini, con la regia di Stefano Messina, e con interpreti Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto Della Casa, Sebastiano Colla, Claudia Crisafio.
Non mancherà il consueto e richiestissimo appuntamento con Rumori fuori scena, spettacolo che non invecchia mai e che ha il grande pregio di far amare il teatro a tanto nuovo pubblico, in particolare di giovani.
Rallegrerà le festività natalizie il divertentissimo Terapia di gruppo, già presentato lo scorso anno con grande successo. Sempre produzione di Attori&Tecnici la rassegna Salviamo i talenti-Premio Attilio Corsini, che nel 2018 giungerà alla decima edizione e che porterà in scena lo spettacolo vincitore della rassegna stessa. Lo scopo di questa produzione e d’implementare l’attività a favore di giovani compagnie under 35, con l’obbiettivo di favorire il ricambio generazionale e dare spazio alla creatività emergente.
Altre due commedie divertenti rallegreranno il pubblico del Vittoria. Il primo sarà Finché giudice non ci separi di Augusto e Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, diretto da Augusto Fornari con Luca Angeletti, Augusto Fornari, Laura Ruocco, Toni Fornari e Simone Montedoro.
La storia trascina lo spettatore a riflettere sul difficile tema della separazione, attraverso sensi di colpa ed arrabbiature tanta ironia e sarcasmo. Altra sarà La cena perfetta di Sergio Pierattini per la regia di Nicola Pistoia con Daniela Morozzi, Blas Roca Rey, Ariele Vincenti, Monica Rogledi e la partecipazione di Nini Salerno.
Si renderà omaggio all’arte scenica che supera i confini della rappresentazione per diventare critica sociale con due importanti prime romane: La divina commediola di e con Giobbe Covatta e Tutto esaurito di e con Max Paiella.
Ancora una volta il Vittoria combina il repertorio della prosa con incursioni di personaggi della scena culturale italiana che mettono a fuoco momenti storici rilevanti. Paolo Mieli in Era d’ottobre partendo dalla rivoluzione russa racconterà le rivoluzioni del ventesimo secolo nel mondo. EsotericArte, scritto ed interpretato da Elio Crifò con la partecipazione straordinaria del Prof. Vittorio Sgarbi, guiderà il pubblico attraverso i misteri dell’arte italiana. L’età del caos di Federico Rampini e Jacopo suo figlio che magistralmente passeranno attraverso un focus sulla figura di Donald Trump.
In febbraio un esperimento d’eccezione, con il quale il Teatro Vittoria prova ad avvicinarsi al modello delle grandi capitali europee in termini di tenuta, qualità ed originalità. Per più di un mese verrà rappresentata la nuova opera, per la prima volta in Italia, Storie di fantasmi. Direttamente dai palcoscenici londinesi, lo spettacolo è reduce da un grande successo di pubblico e di critica. Un format portato da Gianluca Ramazzotti, dove lo stupore e l’emozione del pubblico diventa palpabile, mentre la platea sarà luogo di inusuali avvenimenti.
Dalla volontà di sperimentare nuovi percorsi, nuovi linguaggi e stili diversi per un’unica idea di teatro, in grado di appassionare il pubblico affezionato e di attrarne di nuovo, la nuova stagione contamina e attraversa i generi artistici.
In scena Tullio Solenghi con il magnifico e delicato Trio d’archi di Firenze in Mittente: Wolfgang Amadé Mozart. Anche il Balletto di Roma, con le coreografie di Milena Zullo in Contemporary Tango si uniranno al cartellone.
Per meravigliare il pubblico di tutte le età, invece, tornerà il sensazionale Teatro Fantastico con il nuovissimo L’Illusionista: un magic show stupefacente che farà vivere al pubblico l’emozione indimenticabile della magia dal vivo. Nel mese di aprile avremo in scena Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci nello spettacolo La divina Sarah. Il testo è di John Murrell, adattamento di Eric-Emmanuel Schmitt e regia di Marco Carniti. Lo spettacolo è un atto d’amore per una diva immortale, Sara Bernhardt, una donna che con la sua arte e le sue stravaganze ha costruito il primo esempio di divismo della storia del teatro.
Il fil rouge che unisce i quattro spettacoli di maggio sarà l’azione, la speranza e le parole di donne che hanno contribuito a cambiare la realtà contemporanea.
Un filo tessuto dalla loro comune forza, dalla loro genialità e generosità. Si partirà dalla presentazione – spettacolo del libro di Aldo Cazzullo, Le donne erediteranno la terra, che dà il titolo alla mini-rassegna. Evocando il genio femminile con esempi che vanno dal passato all’epoca contemporanea, Cazzullo spiega che le donne erediteranno la terra perché sono più dotate per affrontare l’epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte.
Il secondo appuntamento di questa mini-rassegna è Omaggio a Fallaci. Le parole di Oriana in concerto di e con Maria Rosaria Omaggio e Cristina Pegoraro al pianoforte. Questo spettacolo è un’occasione per capire meglio non solo cosa ha veramente detto la grande giornalista scrittrice, ma anche chi è stata e come ha letto la seconda parte del secolo scorso. Personaggio italiano forte e conteso e famoso nel mondo.
Il terzo appuntamento è con Giulia Lazzarini che ne Le parole di Rita, dà voce all’avventura umana e professionale di Rita Levi-Montalcini.
Ricordi, segreti e visioni, raccontano la vita della grande scienziata che, pur segnata da momenti tragici come la guerra, le leggi razziali e le grandi difficoltà per procedere nella ricerca scientifica, è sempre stata accompagnata da allegria, umorismo e prontezza di spirito.
Quarto ed ultimo appuntamento con Galatea Ranzi e Gianluigi Fogacci che ne La fata matematica descrivono la storia della donna che sognò il computer, Ada Byron, figlia del noto poeta, considerata la prima programmatrice della storia poiché nel corso della prima metà dell’ottocento intuì profeticamente l’avvento dell’informatica e della cultura digitale. Entrambi gli spettacoli sono di Valeria Patera in veste di autrice e regista.
Inoltre importanti gli appuntamenti che da anni ampliano l’orizzonte della nostra proposta artistica.
Si ospiterà il Roma Europa festival fra ottobre e novembre con protagonisti come Ascanio Celestini, Pippo Delbono e Roberto Herlitzka. Si passerà per il Roma Creative Contest con la settima edizione del Festival Internazionale di cortometragg;i ed i frequentatissimi Tè letterari del venerdì, curati dal Professor Marcello Teodonio giunti alla ventunesima edizione; fino agli spettacoli scelti fra compagnie di giovanissimi per la decima edizione di Salviamo i Talenti-Premio Attilio Corsini.