Con ” Teatro del porto ” si è chiusa la stagione del Teatro della Pergola di Firenze
Teatro del Porto è lo spettacolo andato in scena dal 23 al 28 Maggio e che ha chiuso ufficialmente la stagione del Il Teatro della Pergola di Firenze.
Progettato e portato in scena da Massimo Ranieri e diretto da Maurizio Scaparro. E’ un omaggio spassionato al maestro Raffaele Viviani , un grande attore, compositore e drammaturgo napoletano della prima metà del Novecento.
Il Teatro della Pergola è un vero gioiello. E’ uno dei teatri italiani più antichi, di architettura neoclassica.
Le sue decorazioni accolgono lo spettatore già prima di entrare, con una graziosa pensilina in ferro. La sala è raccolta, di dimensioni piuttosto contenute ed estremamente curata.
Il pubblico in sala era tutt’altro che omogeneo, indice che lo spettacolo era volto ad abbracciare il vasto pubblico, senza distinzioni di sorta.
La scenografia è molto semplice ed essenziale, artigiana, quasi scarna e dotata solo di qualche gradino, una parete di fondo e una cornice dorata. Ovviamente un effetto voluto per far calare lo spettatore direttamente nella scena.
Abitanti del porto, gente di strada e forti emozioni in una Napoli d’altri tempi
Lo spettacolo ha inizio con una prima scena ambientata nel ‘dietro le quinte’ di un teatro, dove la compagnia in questione ha appena avuto conferma di una tournée in Sud America. Quasi come uno spazio sospeso fra cielo e mare, uno spazio di scambi di conoscenze ed esperienze. Da qui partono le reazioni dei vari componenti. Alcuni sognanti e bramosi di conquistare nuovi orizzonti, altri spaventati al pensiero di lasciare la famiglia, il loro luogo sicuro.
Questo è un ottimo pretesto per dar via a un viaggio più profondo fatto di brani struggenti, melodie ballabili, canzonette allegre e momenti di forte e prepotente malinconia.
I protagonisti sono emigranti, pescatori, gagà, cocotte, prostitute e guappi ritratti con crudo realismo e le cui vicende sono entrate nella letteratura proprio grazie a Viviani. Uomini e donne che non nascondo nulla, mostrando la loro sofferta intimità e i tratti più miseri della loro esistenza. Il tutto corredato da una musica suggestiva suonata dal vivo.
I personaggi vivono e raccontano di emozioni forti, melodrammi e drammi quotidiani. Il tutto enfatizzato e arricchito da colori sgargianti e costumi fatti di linee semplici e pochi accessori. Abiti perfetti e che ritraggono perfettamente quello spaccato di società al limite fra onestà, delinquenza, amore, espedienti e lotta per la sopravvivenza.
Uno spettacolo vivace, emozionante e ricco spunti di riflessione
“Teatro del porto ” ci accompagna per mano nel mondo della strada attraverso i suoi personaggi. Personaggi che non sono altro se un estratto degli stereotipi degli abitanti del porto. In questo caso, quello di Napoli.
Il porto, le cui navi dirette oltre oceano rappresentano fonte di dolore, paura, opportunità e speranza. L’esigenza di partire con la ferma volontà di tornare, non appena le cose fossero migliorate. Perché lasciare Napoli squarcia il cuore, tanto è viscerale il legame con il luogo natìo.
In questo spettacolo Napoli è guardata con amore e ironia e se ne apprezzano dialetto e gestualità. Vediamo inoltre un Massimo Ranieri diverso da quello vivace, allegro e goliardico che siamo abituati a vedere in tv. Un interprete in perfetta forma fisica che si muove sul palco con naturalezza e grande disinvoltura.
Un vero ‘istrione’, un perfetto animale da palcoscenico circondando da un cast di veri professionisti. Uno spettacolo degno di essere visto e vissuto.
Stella Nieri