Il teatro Vittoria apre la stagione svelando dei “Segreti di famiglia”

Segreti di famiglia

“Segreti di famiglia” è il titolo di apertura della stagione del Teatro Vittoria di Roma, in prima nazionale assoluta ed in scena fino al 15 ottobre.

La compagnia “Attori & tecnici” rappresenta per la prima volta in Italia la commedia di Enrico Luttman “Segreti di famiglia”. Lo spettacolo è affidandolo alla regia di Marco Maria Casazza.

L’ammirazione per questo testo e la decisione di metterlo in scena è stata condivisa da molti elementi della compagnia stabile del Teatro Vittoria. Tra i primi a rimanere entusiasta di “Segreti di famiglia” è stata la direttrice artistica del teatro, Viviana Toniolo.

In questo spettacolo ci sono un uomo e una donna, un figlio e una madre su una scena scarna: un salotto con una poltrona, una libreria alle spalle, un tavolinetto. Di lato un tavolo con delle sedie e, defilata, una serie di bauli accatastati, che fanno subito pensare al bagaglio pesante e ingombrante che entrambi i personaggi, invece che portarsi dietro, sembrano aver lasciato in soffitta. Ci saranno nascosti i loro segreti in quei bauli?

Lei, Grazia (Viviana Toniolo), ha dovuto – e forse anche voluto – crescere suo figlio da sola, per vivere il più possibile la vita a modo suo. E’ forte, provata dalle vicissitudini della vita, abituata a sostenersi da sola, a bastare a se stessa. Un bel personaggio femminile, un’insegnante quasi cinica, caustica e con la battuta sempre pronta.

Lui, il figlio Adamo (Stefano Messina), è un uomo dalla carriera inesistente e terrorizzato dall’amore.

I due ritornano a convivere dopo anni e attraversano intensamente il loro confronto/conflitto. Dovranno rivelarsi alcuni segreti, complici le amiche di famiglia o un messaggio in una bottiglia trovata su una spiaggia.

“Segreti di famiglia” è una commedia commovente, in cui è facile immedesimarsi.

Un figlio o una figlia potrebbero chiedersi perché non riescono ad aprirsi con chi li osserva e li comprende fin da neonati. Un madre si domanderà quanto è difficile accettare di essere lei ad aver bisogno dell’assistenza del figlio.

Lo spettacolo manca un po’ di verve, nonostante l’indubbia bravura dei due attori, le battute caustiche ed esilaranti di Grazia e un testo che gioca sul doppio registro della commedia e del dramma. Durante la serata a cui abbiamo assistito, a volte i battibecchi tra i due protagonisti non avevano abbastanza ritmo.

Tuttavia, il pubblico ha riso sinceramente e dimostrato di apprezzare “Segreti di famiglia”. Lo spettacolo è gradevole e abbastanza coinvolgente. Nel creare la giusta atmosfera di intimità familiare hanno contribuito la scelta delle musiche (tra tutte l’indimenticabile “Moonriver“), le luci di Valerio Camelin e le scenografie di Giorgia Di Pietrantonio.

Stefania Fiducia

Splendida quarantenne aspirante alla leggerezza pensosa. Giurista per antica passione, avvocatessa per destino, combatto la noia e cerco la bellezza nei film, nella musica e in ogni altra forma d'arte.

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