“Respiro Piano” è uno spettacolo teatrale che si è svolto nell’ambito della decima edizione del “Roma Fringe Festival“, al Teatro Vascello dall’11 al 26 Luglio compreso. Il Festival rappresenta una manifestazione attiva dal 2012 e si sostanzia nel fenomeno dello spettacolo dal vivo, anticonvenzionale, indipendente, all’avanguardia ed innovativo. Lo slogan che gira intorno a tale Festival è proprio “torniamo a respirare il teatro – get your breath back“. Con la pandemia e la conseguente chiusura dei teatri, durata per più di 2 anni, si torna effettivamente a respirare, a vivere, con l’arte e con il palcoscenico. E si torna, effettivamente, a respirare con lo spettacolo casertano “Respiro Piano”.
La storia
Siamo in Campania, durante gli anni “50. La protagonista è una giovane donna di nome “Matilde“, interpretata magistralmente da Piera Russo. Solo lei in scena. La scenografia è assolutamente minimale, sostanziale, fatta esclusivamente di alcune “cose”, “oggetti” che evocano nella protagonista vecchi ricordi. Ricordi di lei bambina, di lei ragazzina. Lo spettacolo è un viaggio catartico, a tratti drammatici, molto forte e profondo. Ogni oggetto di scena le ricorda qualche avvenimento particolare della sua vita: il vecchio giradischi del nonno, i fragili giocattoli regalati dallo zio, la finestra serrata dalla madre e, soprattutto, il suo armadio.
Con l’utilizzo costante del corpo, della voce, della luce e dei suoni, il personaggio ci accompagna verso tanti luoghi diversi in cui lo spettatore rimane spesso “imbambolato”. Lo sguardo della società dell’epoca, della cultura patriarcale che, ancora imperversa nel nostro Paese, dominano la storia e la vita di Matilde. Lei che ha avuto un rapporto violento con suo “padre”, lei che ai suoi occhi altro non è che “frutto del peccato“, lei che trova rifugio solo nel suo armadio: un mondo nascosto dove sentirsi finalmente sentire protetta da tutto e da tutti.
Il racconto drammaturgico è costituito da non detti, da espressioni dialettali forti ed irriverenti, il tutto colorato dalla vivacità artistica di Piera Russo. La verità nel racconto rimane sempre nascosta, eppure sempre lì, a portata di mano. Lo sguardo ingenuo e autentico di Matilde bambina si scontra costantemente con l’essere “padrone”, l’essere “maschio”, l’estetica delle cose e del materialistico.
Uno spettacolo che non annoia mai, che ti tiene sempre lì, ad occhi aperti, ti incanta per poi portarti nello strapiombo della verità, di quello che realmente succede ed è successo. Quanto di più violento e orrendo possa esserci: macchiare la purezza di una bambina.
Il Roma Fringe Festival
21 spettacoli da tutta Italia per non fermare il teatro, per tornare a respirare. 21 compagnie per altrettante drammaturgie inedite e traduzioni di testi stranieri poco conosciuti dal pubblico italiano, per accendere i riflettori sul teatro indipendente e su quella compagine teatrale che non vive di fondi pubblici, di finanziamenti e di supporti istituzionali. Come ogni anno, il Roma Fringe Festival porta in scena una fetta importante delle tendenze teatrali contemporanee che spesso, negli ultimi mesi, hanno riflettuto sull’attualità, proponendo analisi, visioni e approcci differenti. Il percorso che quest’anno propone il Roma Fringe Festival è uno specchio fedele del mondo che stiamo vivendo, interpretato attraverso il teatro e l’arte degli ultimi 12 mesi: si parla di nuovi futuri e nuovi orizzonti, con uno sguardo lucido che passa attraverso sperimentazioni e inediti linguaggi, tra tradizione e ricerca, proponendo originali forme e inaspettati messaggi.
Il programma ricco proporrà ogni giorno 3 spettacoli, in scena al Teatro Vascello di Roma, con la finale che si svolgerà il 26 Luglio. Il Fringe di Roma è il Festival del teatro indipendente, un Festival che parte dal basso perché si basa soltanto sulle proprie forze e sulla convinzione che tutti, al di là del sostegno pubblico possano e debbano creare ogni giorno per tutto l’anno. Un atto di creatività che non si ferma, che non si arrende e che con tenacia, continua superando tutti gli ostacoli restando fedele a se stesso. Per il vincitore del Roma Fringe Festival c’è una grande opportunità: una tournée teatrale di 12 date nei teatri che compongono la rete di Zona Indipendente, una rete di Teatri dislocati su tutta la penisola che si sono messi in gioco per creare una rete Fringe nazionale.
La produzione
Proveniente da
Caserta
regia
Piera Russo
con
Piera Russo
aiuto regia
Carolina Romano
autori
Piera Russo e Nicola Maiello
musiche
Frankie Broccoli e Francesco Granatello
laboratorio scenografico
Alovisi attrezzeria e elementi di scena
scene
Rossella Pugliese
collaborazione artistica
Elena Starace
Maria Serena Cospito
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