Il Teatro Studio Uno, bella realtà culturale del quartiere Torpignattara di Roma, il 24 giugno ha ospitato la terza serata di “Pillole” #tuttoin12minuti.
L’iniziativa “Pillole” propone al pubblico un cartellone di “assaggi” di spettacoli teatrali fino al 2 luglio 2017. Alla fine di ogni serata il pubblico e una piccola giuria di qualità sono invitati a dare un scegliere quale spettacolo vorrebbero vedere sul palcoscenico del Teatro Studio Uno per la prossima stagione.
La buona notizia è che i quattro spettacoli presentati sabato 24 sembrano tutti più o meno interessanti. Ciò ha aiutato a sopportare il caldo torrido della serata.
La pillola teatrale che è stata apprezzata di più è “Quasar” di Controtempo Theatre. La regista Lilith Pitillo e l’interprete Danilo Franti hanno messo in scena un testo tanto misterioso quanto affascinante. In 12 minuti non si capisce di cosa parli, ma incuriosisce al punto da indurre a sceglierlo per vederlo interamente. Non manca l’ironia, soprattutto grazie alla presenza scenica di Danilo Franti, che si muove in modo buffo ma con grande controllo del corpo.
Avendo vinto la selezione di sabato, vedremo “Quasar” nella sua forma completa durante la stagione 2017/2018 del Teatro Studio Uno.
La seconda delle pillole teatrali, “Mind the gap-Attenzione al vuoto” dell’Albali Teatro ci è sembrata la più inquietante.
L’autrice, regista (insieme a Francesco Prudente) e interprete Chiara Matera è sola in scena con Leonardo D’Angelo. Tra oggetti del passato e registrazioni della metropolitana vogliono raccontarci una storia di claustrofobia e solitudine. Il dialogo è tra la protagonista Ofelia e le voci di dentro. Colpisce, ma – appunto – angoscia allo stesso tempo.
La pillola che ci ha divertito di più, invece, è “Bunker” dei Cani Sciolti
Tra le “Pillole” del 24 giugno “Bunker” è forse l’unica che abbia fatto ridere tutti, nonostante il contesto. L’autore Roberto Nugnes e il regista Luca Pastore raccontano di due terroristi negli anni di piombo. Rinchiusi in un appartamento per sfuggire alla polizia, perdono il senso del tempo e alimentano, ognuno a suo modo, la propria follia. Ottimi gli attori, stoici nell’affrontare il caldo avvolti vestiti e coperte pesanti, mantenendo la concentrazione e sfoggiando ottimi tempi comici. Speriamo di avere l’occasione di vedere “Bunker” in scena per intero.

L’ultima pillola, “PERLEi” è quella che ci ha intenerito di più.
“Cerbero Teatro” ci offre la quarta di queste pillole, la storia di Maria Grazia, la nonna di Viviana, interpretata da Cristel Checca, la quale è anche l’autrice dello spettacolo. L’assaggio fa pensare a un testo abbastanza dinamico che, tra presente e passato, mostra come una nipote possa superare una crisi personale, attraverso i ricordi della vita dei nonni. Anche questo è un testo che saremmo curiosi di vedere per intero.
Per il resoconto della prima serata cliccate qui, per quello della seconda qui.
Stefania Fiducia