Il Teatro Quirino presenta la nuova stagione: in sala attori e registi per raccontare le loro creature in arrivo dopo l’estate.
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Il Moscow State Ballet. |
Il 17 maggio 2016 è stata presentata al Teatro Quirino di Roma la nuova stagione teatrale 2016/17.
Se la stagione uscente ripeteva come motto il suadente “lasciati pungere“, simboleggiato da una rosa, stavolta l’attenzione della campagna pubblicitaria si sposta sugli spettatori, sugli abbonati, sul “popolo del Quirino” che lo vive e lo fa vivere con le proprie presenze. I cartelloni di quest’anno, che di sicuro a breve torneranno sulle fiancate degli autobus metropolitani, vedranno i volti del pubblico inquadrati negli ovali di cartonati di personaggi famosi: artisti del passato e drammaturghi, i lavori dei quali comporranno la stagione. Stavolta lo slogan è “lasciati coinvolgere” e rientra nel tentativo di rilanciare l’immagine dello stabile come di un teatro popolare, pop, come ripete Guglielmo Ferro, perfettamente in linea con il senso della sua tradizione. In questo il Quirino, aperto tutto il giorno con una biblioteca di libera consultazione, un bistrot ed un cinemino, cerca di tener fede alla volontà di Vittorio Gassman, che voleva, come spiega Gleijeses, “un luogo in cui incontrarsi, mangiare, pensare, riposarsi, vivere, insomma.” Per aumentare la propria connessione con il pubblico sono stati istituiti un numero verde ed una mail, sia per chi vorrà lamentarsi, che per chi vorrà proporre o complimentarsi.
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Un esempio della nuova campagna pubblicitaria. |
Ci saranno due stagioni, di cui una principale di quattordici spettacoli ed una alternativa, intitolata “Quirino Grandi Eventi”, di otto appuntamenti fra concerti, balletti e teatro. Per quanto riguarda il cartellone ufficiale segnaliamo fra le proposte Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello, regia di Enrico Maria Lamanna, in scena dal 1 al 6 novembre. Sarà dedicato a Rino Marcello, scomparso due giorni prima della conferenza stampa il 15 maggio 2016, co-protagonista per molti anni nella produzione. Guglielmo Ferro è regista de I Malavoglia nella seconda metà di novembre dall’8 al 20, all’interno di un personale percorso di riproposta del teatro siciliano. Sempre sua è la regia di una riduzione teatrale del film di Dino Risi Il Sorpasso dal 14 al 26 febbraio.
Il cast di Macbeth riesce a trovare un momento per separarsi dalle prove da poco iniziate e venire a presentare un adattamento shakespeariano con regia di Luca De Fusco, in programma dal 22 novembre al 4 dicembre. Dopo i precedenti spettacoli Antonio e Cleopatra ed Orestea, De Fusco continua una propria trilogia e costruirà ancora un mondo virtuale dall’atmosfera irreale, tra Medioevo e noir anni ’40, intorno al capolavoro dell’oscuro e dell’ambizione. Gabriele Lavia ci racconta L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello, atteso dal 6 al 18 dicembre, di cui sarà regista e protagonista. Porterà al Quirino quell’incontro pirandelliano tra il tempo lineare della commedia della vita e quello circolare della tragedia e dei personaggi eterni come la morte. Geppy Gleijeses sarà fra i protagonisti di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo dal 10 al 29 gennaio, regia di Liliana Cavani. Dal 21 al 26 marzo il Quirino potrà godere de La Bella Addormentata del Moscow State Ballet, ultima tappa di un tour internazionale che ha finora calcato trentacinque paesi.
Adriana Asti, Lina Sastri e Neri Marcorè saranno invece fra i protagonisti della stagione alternativa, rispettivamente con Il Mare è blu, insieme di canzoni, poesia e teatro dal 30 settembre al 2 ottobre; Appunti di Viaggio dal 4 al 9 ottobre; Quello che non ho dal 28 febbraio al 5 marzo. I Tullio De Piscopo & Friends, sebbene ultimi nella nostra lista, apriranno le porte dopo l’estate il 27 e 28 settembre con Ritmo & Passione. Per l’intera programmazione rimandiamo al sito del Teatro Quirino.
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Neri Marcorè in Quello che non ho. |
Mancano cinque anni al centocinquantenario dalla fondazione dello stabile e la nuova gestione, insediatasi da tre anni, lascia intendere un lungo lavoro di trasformazione del teatro in tema con l’avvicinarsi della data. I risultati sono già promettenti: nel corso della stagione teatrale 2015/16 il Teatro Quirino ha visto crescere fino a 5540 il numero degli abbonati, con più di 120000 spettatori in sala nel corso dell’intera stagione e un aumento del 25% della componente giovanile, testimonianza di un ricambio generazionale. Sono dati che Geppy Gleijeses impugna con orgoglio.
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Foto della locandina della stagione principale. |
Dopo l’esclusione dai fondi pubblici di circa l’80 per cento del panorama italiano dello spettacolo dal vivo, avvenuta secondo politiche ministeriali nell’estate 2015, il Quirino si è impegnato a istituire un fronte comune di discussione e resistenza fin da ottobre: il Comitato di Difesa dello Spettacolo dal Vivo. Battaglie di questo tipo richiedono però tempo e molti teatri non possono permetterselo. Roma e l’Italia perdono piano piano i propri palcoscenici “piccoli”, spesso costretti a chiudere i battenti, formanti la stragrande maggioranza di un’ecosistema, che grandi creature come il Quirino e i Teatri Nazionali non possono rappresentare da sole. Pochi grandi alberi in una distesa vuota non fanno una foresta e questo Gleijeses lo sa bene. Fra le chiusure recenti nomina alla conferenza il Teatro Due, mentre il Teatro della Comunità rischia lo sfratto. Gleijeses conclude raccontando della paura di dimenticarsi dei teatri dove si è nati: “Tanti crollano dimenticati e noi vogliamo ricordarli.“
Gabriele Di Donfrancesco