Moulin Rouge – The Ballet, la danza che seduce al Brancaccio

Reduce dal successo del tour in Nord America, che ha registrato oltre 100.000 spettatori, nel weekend “Moulin Rouge – The Ballet” è arrivato per la prima volta in Italia, sul palco del Teatro Brancaccio di Roma. Protagonista il Canada’s Royal Winnipeg Ballet, compagnia fondata nel 1939 e diretta oggi da André Lewis. Senza dubbio una scelta audace decidere di portare in scena un Moulin Rouge interamente in versione “balletto”, capolavoro di fama mondiale che da sempre viene proposto sotto forma di musical o associato ai volti di Nicole Kidman e Ewan McGregor, protagonisti dell’omonima pellicola di Baz Luhrmann.
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Una scelta che si rivela essere vincente, grazie alla coreografia di Jorden Morris che al tempo stesso riesce a catturare la natura romantica e passionale dei personaggi, immersi in una Parigi corrotta e malfamata che affascina e seduce appena si varca la soglia del Moulin Rouge. La scenografia, essenziale e suggestiva curata da Andrew Beck, conduce lo spettatore a Parigi dove la storia d’amore tra la ballerina Nathalie e il pittore Matthew è ostacolata dalla gelosia di Zidler, impresario del Moulin Rouge. Come da copione, l’intervento del pittore Toulouse-Lautrec, che tenta di aiutare i due giovani innamorati, nulla può contro la furia di Zidler responsabile della morte di Nathalie, ferita erroneamente dall’impresario nel tentativo di uccidere il rivale Matthew.
Lo spettacolo, con la complicità delle travolgenti colonne sonore francesi, riesce a catturare sin dall’inizio il pubblico del Brancaccio, al quale strizza l’occhio omaggiando Roma con un tango danzato sulle note di “Chitarra Romana”, in una versione tutta strumentale che regala sospiri in platea. Immancabile poi la forza prorompente del Can Can tra urla, gonne che si agitano in aria, giarrettiere e culotte in bella vista, tutto rigorosamente accompagnato dal battito delle mani del pubblico entusiasta.
Brancaccio danza

Dal punto di vista prettamente coreografico il corpo di ballo riesce a essere fedele all’originale senza per questo venir meno a un’esecuzione pulita e virtuosistica degli elementi ballettistici classici: non mancano infatti fouettés en tournant, pirouettes, tour en l’air, grand jetè e grand battements, il tutto eseguito ovviamente in punta. Lodevole è poi il livello espressivo dei danzatori capaci di catturare lo spettatore all’interno di una narrazione che cambia di continuo registro, ora irriverente e provocatoria e subito dopo tenera e dolce, a tratti decisamente intensa e romantica a tal punto da emozionare.
Grazie al Canada’s Royal Winnipeg Ballet, Moulin Rouge – The Ballet risulta quindi uno spettacolo capace di soddisfare “ogni palato”, senza nulla invidiare alla versione cinematografica della bella Nicole.

(foto di Francesca Pantaleo)

Francesca Pantaleo

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