Alla Sala Umberto di Roma le Ladyvette hanno riportato in scena “Le dive dello swing”, spettacolo dolce-amaro pieno di ottima musica e sensualità.
Un grande musicista come Giorgio Canali (ex CCCP e ex CSI) ha detto che “se fai solo rock è roba per uomini, metallo pesante, batti le mani e stop. Ci vuole swing, ci vuole il “roll” che solo le donne hanno”. E le Ladyvette, in effetti, portano lo swing nella vita e nell’arte.
“Le dive dello swing” era già andato in scena a Roma, al Teatro Brancaccino per la rassegna “Una stanza tutta per lei”.
Stavolta il palco è quello della Sala Umberto, che lo ha ospitato il 15 novembre scorso per la rassegna “Incursioni”.
“Le dive dello swing” racconta con classe ed esilarante autoironia il percorso artistico di tre donne talentuose. Loro vorrebbero portare in scena uno spettacolo sul Trio Lescano. Incontreranno diversi ostacoli e vivranno situazioni un po’ surreali, che le costringeranno a cambiare obiettivi.
Le Ladyvette sono tre attrici e cantanti bravissime: Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi. Oltre a cantare e recitare, hanno anche scritto il testo di questo spettacolo musicale, insieme a Giorgio Propseri, Lillo Petrolo e Massimiliano Vado, che è il regista.
Il risultato è un perfetto equilibrio tra teatro e musica. Si mescolano lo charme delle dive d’altri tempi e l’ironia spiazzante e attualissima dei testi.
La musica è coinvolgente e divertente. I classici dello swing italiano e anglosassone si alternano con brani pop anni ’80 e ’90 reinterpretati in chiave swing e pezzi inediti in pieno stile vintage. Un plauso particolare deve andare a Roberto Gori, direttore musicale e autore delle musiche inedite, che magistralmente accompagna anche le Ladyvette al pianoforte.
Molto carina è l’idea di invitare ogni sera un ospite speciale, con cui le tre artiste mettono in scena ogni volta un numero diverso. Questa volta con le Ladyvette c’era un perfetto Stefano Fresi, il quale ha cantato “Tu vuo’ fa l’americano” accompagnato da una sassofonista, diventata per esigenze teatrali anche la sua “stalker”.
Ci teniamo a ricordare che nella serata dello spettacolo la Sala Umberto ha aderito alla campagna “Posto occupato” #30giorniNO contro tutte le violenze di genere. Fino al 25 novembre – Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne – ogni sera sarà lasciato un posto simbolicamente libero per una donna, che avrebbe voluto essere presente a teatro, a sorridere, riflettere, magari commuoversi, ma che non potrà in quanto vittima di violenza.
Stefania Fiducia
Gran bel commento! Agile e scorrevole…..
Mi ha fatto venire voglia di andare a vedere lo spettacolo!
GRAZIE
Barbara
Grazie a te! Siamo molto contenti che la recensione ti sia piaciuta
Stefania