Dal 28 al 30 settembre una nuova edizione della manifestazione che mette in contatto scrittrici e case editrici
Un festival dove si parla di scrittura femminile, ma anche dove possono concretizzarsi i sogni di tanti autrici (e autori) che al Women’s Fiction Festival possono incontrare editor e agenti letterari per proporre le proprie opere. Si svolgerà dal 28 al 30 settembre, naturalmente a Matera, questo appuntamento che è cresciuto moltissimo in pochi anni affermandosi sul panorama nazionale come un evento unico nel suo genere.
Infatti nei giorni del festival non solo Matera viene letteralmente invasa da eventi legati alla letteratura di tutti i generi e per tutte le età, ma inoltre viene organizzato un congresso con “addetti ai lavori” che permette agli scrittori e a chi accarezza l’idea di scrivere un libro, di incontrare editor e agenti per avere una valutazione sulle proprie idee ancora da sviluppare o su libri già scritti.
Infatti la manifestazione si compone di un festival, con incontri con gli autori, reading, letture; e poi il congresso, che dura due giorni (accesso a pagamento) e che è dedicato solo a coloro che vogliono misurarsi con la scrittura e che dà la possibilità di entrare in contatto con il mercato.
Una manifestazione pensata per chi ama la lettura, ma anche per chi ama la scrittura, con momenti di confronto pensati proprio per questi due tipi di pubblico. Un’occasione unica, che in questi 13 anni ha permesso a tanti autrici di emergere ed essere scoperte.
Parliamo di autrici perché è proprio alle donne che il Women’s Fiction Festival si rivolge innanzitutto. “Ma naturalmente è gradita anche la presenza degli uomini – spiega sorridendo Mariateresa Cascino, presidente della manifestazione – In origine il festival era nato come una sorta di ritiro creativo per scrittrici, che nella prima edizione si ritrovarono a Matera. Era nato per caso, da un’idea di Elisabeth Jennings, scrittrice e traduttrice molto nota che vive a Matera da anni. Il primo anno sono arrivate tante autrici, prevalentemente di genere romance, che provenivano soprattutto dagli USA e dall’Inghilterra, grazie ai contatti di Elisabeth”. Da lì l’idea di far crescere la manifestazione, dando l’opportunità alle donne che vogliono scrivere di incontrarsi e di misurarsi con persone del settore in grado di dare una valutazione del loro lavoro.
Si tratta di un’opportunità di non poco conto, come dimostrano i dati di pubblicazione delle opere in Italia suddivise per genere: le donne vengono pubblicate meno e nella maggioranza dei casi si tratta di romanzi rosa.
“Le donne scrivono di tutto ormai, di ogni genere. Spaziano in ogni campo, con un loro stile particolare. Dimostrano una grande vitalità. Ormai il festival è diventato anche un momento di incontro e di condivisione, tante scrittrici tornano ogni anno. – conclude Mariateresa Cascino – La prossima sfida? Dare la possibilità anche agli uomini di raccontare l’amore dal loro punto di vista. Il romance non è un genere solo per donne“.
Silvia Gambi