TEDx Bari propone per il 2017 il tema del disordine.
Gli eventi TEDx sono allestiti in tutto il mondo indipendentemente dal TED e necessariamente in un teatro. Per il secondo anno consecutivo l’incantevole cornice è il Teatro Petruzzelli.
TEDx Bari è proiezione globale nel territorio pugliese assieme al TEDx Taranto. Il TED (Technology Entertainment Design) organizzato dal 1984 negli Usa, diventa meeting annuale dal 1990. Il convegno è promosso dall’organizzazione no-profit Sapling Foundation. Nasce per presentare le novità tecnologiche e progettistiche elaborate nella Silicon Valley. Successivamente il campo delle discussioni si amplia verso materie e aspetti umanistici, artistici e scientifici spesso con un approccio accademico. Infatti osservando la selezione delle personalità che hanno arricchito il bagaglio culturale e sensoriale del pubblico, notiamo la varietà degli ambiti di provenienza.
Il pomeriggio di domenica 19 novembre sino a tarda sera sul palco del Politeama intervengono undici speaker.
Alexandre Bavard è un artista visivo e graffiti writer, Andrea De Benedetti è un giornalista, scrittore e linguista. Andy Lomas artista digitale con una formazione da matematico, Barbara Covili la General Manager di mytaxi Italia. Eric Rodenbeck è imprenditore e designer, alla guida dal 2001 di Stamen Design. Ancora: Fabiana Zollo ricercatrice post-doc presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Isabella Potì chef pasticcera presso il ristorante leccese Bros. Luca del Monte a capo della sezione di Space Economy dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Mahzarin R. Banaji la socio-psicologa che insegna all’Università di Harvard. Lo scrittore Raffaele Alberto Ventura. I Niagara duo dietro cui si celano Davide Tomat e Gabriele Ottino, protagonisti di sperimentazioni fra musica elettronica e videoarte.
A dirigere gli spettatori attraverso i racconti sul disordine degli undici esperti, è la giornalista Barbara Cirillo.
TEDx Bari ha inizio e gli spettatori vengono trasportati dalle atmosfere rarefatte e polifoniche della performance Bulky di Alexandre Bavard. Quattro maschere aleggiano spettrali sul palco accompagnate dalle note evocative di echi orientali e frequenze elettroniche. Solo più tardi l’artista svela al pubblico il suo messaggio e il suo percorso artistico. Al termine dell’esecuzione la conduttrice introduce Davide Giardino, l’organizzatore del TEDx Bari. É lui ad occuparsi della realizzazione del convegno che avviene nel capoluogo pugliese dal 2015. L’Associazione TEDx Bari si occupa dell’ambito logistico e organizzativo. Un gruppo di giovani studenti e professionisti è l’anima del progetto che propone di divulgare le ricerche e le idee in grado di apportare soluzioni, scoperte e indagini sulla società odierna e futura.
Districare la matassa che compone quel disordine della società globale e globalizzata in cui viviamo. Indagare su fenomeni e conseguenze, bilanciare problemi e soluzioni e stabilire un nuovo equilibrio. Tutti gli interventi proposti dagli 11 speaker si propongono questo obiettivo.
Ognuno degli undici esperti riporta la propria esperienza di ricerca: Il primo intervento è di Luca Del Monte. Italiano, è a capo dei progetti di cybersecurity dell’Agenzia Spaziale Europea(ESA). Il compito di Del Monte è di supervisionare e garantire la sicurezza per le missioni spaziali. Inoltre con il suo lavoro individua l’impatto economico delle esplorazioni spaziali. Si interessa inoltre della formazione di una classe di imprenditori nel campo aereospaziale. Il disordine che avverte e trasmette Del Monte al pubblico del TEDx Bari, è legato al caos nei moti dei corpi estranei all’atmosfera terrestre: astronavi, missili e satelliti.
Con un brillante e breve discorso vengono illustrati i notevoli e pericolosi incidenti occorsi e provocati dai detriti delle suppellettili tecnologiche inviate dall’uomo nello spazio.
Questo perchè spesso accade che non vengano accuratamente e prontamente smaltite. Inoltre i frammenti sono solitamente minuscoli e invisibili. Come proiettili dunque possono entrare in collisione con satelliti funzionanti e generare esplosioni. Tuttavia questa dinamica è stata identificata già da parecchi anni tanto che negli anni ’70 Usa e Urss volevano sfruttarla come tecnica militare nei conflitti nucleari. Lanciando gli incrociatori, avrebbero colpito i frammenti e dalla disgrezione di questi sarebbero generate delle potenti e letali radiazioni riverberate su zone terrestri mirate.
Per concludere Del Monte sottolinea il valore della ricerca e dell’investimento di capitali per perfezionare sistemi di sicurezza su dispositivi e sistemi per lo smaltimento esemplare di questi.
L’inquinamento spaziale è complesso da monitorare e indirizzare. Perciò l’impegno degli enti e dei privati è necessario e deve essere tempestivo affinchè si impedisca che l’ecosistema delle orbite terrestri nasconda minacce per il genere umano.
“Affrontare il caos diventa occasione di crescita per l’uomo che prende coscienza e agisce.”
É la volta di Fabiana Zollo, con la sua ricerca sull’informazione e le fake news, offrire al pubblico del TEDx Bari la propria esperienza sul disordine.
La ricercatrice studia le dinamiche di informazione e di disinformazione.che compongono il disordine della comunicazione nell’era digitale. Milioni le interazioni, gli input e gli output in rete generano meccanismi sociali che celano i gravi disturbi della società odierna. Nell’etere i tempi sono ridotti se non annullati, la presenza è costante e continua sia per le notizie che per gli utenti. Si pongono nuovi orizzonti per lo spazio informativo ma la capacità di analisi nell’essere umano è compromessa. Difatti come essere autocosciente, l’uomo opera una selezione delle informazioni coerente al proprio sistema di credenze, valori e visione del mondo.
La studiosa allude ad un vero contagio sociale dato dal confronto tramite i social che rafforza le idee. Non sempre questa ideale comunione si dimostra felice, producente e verificabile.
Fabiana Zollo sul palco del TEDx Bari affronta l’argomento sostendo che di fronte alla pressione di un gruppo, abbandoniamo la visione suggerita dai sensi. La disinformazione di massa influenza l’opinione pubblica negativamente. Di conseguenza si hanno gravi incombenze nella vita quaotidiana e nel comune sentire. Vengono infatti proposti esempi di cronaca recente rivelatisi “bufale”: Il caso Ebola, la diffusione dell’Aids in Africa e il caso del senatore Cirenga.
Il caso dell’Ebola e dell’Aids.
La diffusione dell’Ebola, morbo demonizzato come futura pestilenza facilmente appprodabile in Europa a causa dell‘immigrazione. In Africa il caso Aids che sottovalutato ha causato 300 mila morti solo nel sud Africa per la forte presa di posizione dei negazionisti. Alcuni hanno addirittura supposto che i farmaci provocassero la malattia.
In Italia il caso del disegno di legge del senatore Cirenga.
É dal 2012 che sulle varie piattaforme di comunicazione virtuale circola la falsa notizia di un disegno di legge approvato in Parlamento. Impossibile fermarne la circolazione, ormai perpetua nei meandri dell’etere. La legge prevede la nascita del fondo monetario per i “parlamentari in crisi” creato in vista dell’imminente fine legislatura. Peccato che la notizia sia talmente falsa che nemmeno l’esistenza del senatore Cirenga, firmatario del fantomatico disegno di legge, risulti veritiera.
Il debunking: smascherare le “bufale”.
L’unica soluzione per debellare il germe delle fake news è il debunking. Creare e sostenere delle pagine web che però, dati alla mano, sono visualizzate solo da uno stretto cerchio di utenti. Sono difatti solo coloro che già posseggono delle competenze scientifiche tali da riconoscere come imprecise e/o false le notizie, visitano le pagine debunking. Zollo conclude il suo intervento con un invito rivolto al pubblico del TEDx Bari.
Promuovere una cultura di apertura e unità, imparare a comunicare con la gente nel quotidiano. Essere consapevoli dei propri limiti cognitivi e informarsi in maniera corretta. Verificare pertanto sempre l’attendibilità delle fonti.
Il terzo speaker chiamato a confrontarsi con il disordine è Mazarin R. Banaji.
TEDx Bari diventa interattivo e il pubblico può partecipare alla conferenza e misurarsi con i risultati delle ricerche della psicosociologa americana. Banaji concentra i suoi studi sulla percezione visiva e sui meccanismi cognitivi dell’uomo. Gli uomini vengono influenzati dalle convenzioni sociali e le avvertono come uniche realtà possibili. Con i suoi test la Banaji dimostra che mettere alla prova l’ingegno stimola l’inconscio e permette di smuovere i limiti cognitivi. La missione dell’individuo è sciogliere il disordine tra apparenza ed essenza. Rimanere dunque fedele al credo interiore senza però adombrare lo sviluppo critico dello scibile. L’inserimento è impegno costante per una società costruita su relazioni umane salutari.
Alexandre Bavard esordisce sulla scena accompagnato dal video della performance Bulky.
L’artista francese diffonde il suo lavoro che vede la commistione dell’arte della danza e dell’apporto figurativo dei graffiti. L’oscura e affascinante performance inaugurale del TEDx Bari viene svelata al pubblico. Per Bavard il disordine è Il caos provocato dalla commistione di generi musicali, culture e linguaggi artistici. Difatti nodale per l’ultimo esperimento di Bavard è la notazione del movimento tramite il tag.
L’artista traspone la calligrafia dei disegni dei suoi graffiti. Estrae dunque una partitura dei movimenti che compongono una coreografia. Assembla quindi il gesto artistico figurativo(tag) al gesto del corpo.
D’altronde quando si compongono le lettere o i segni di un graffito il gesto artistico è seguito dal gesto del corpo del writer. La coreografia viene eseguita da ballerini travestiti con costumi(una sorta di burqa vermigli) ideati dallo stesso Bavard. L’artista esprime la dimensione di un’arte totale che lega nel disordine le diverse tecniche utilizzate: danza, musica e arti plastiche. Tutto questo per ricreare e donare l’energia primordiale del mezzo comunicativo tag. L’artista comunica attraverso un codice di segni inventato da lui che dunque viene utilizzato per comporre la partitura dei movimenti interpretati in seguito dai ballerini. Bavard non vorrebbe che il tag venisse ghettizzato perciò solo come street art. Propone la sua immediatezza in una nuova veste, portandolo nelle gallerie d’arte. Elevare e rendere fruibile il tag ad un numero maggiore di persone.
É ora Eric Rodenbeck a salire sul palco.
L’imprenditore e e designer virtuale statunitense studia l’evolversi delle città e il loro funzionamento. Nella sua ricerca propone lo studio dell’incidenza dell’attività dei robot nella vita quotidiana. I robot creano disordine poichè scevri dell’esperienza, non possegono capacità veritiere e verificabili. Spesso in conflitto fra di loro nella ricezione e trasmissione dei dati conducono all’errore. Rodenbech infatti presenta al pubblico del TEDx Bari un studio in cui le mappe urbane tracciate dall’esperto differiscono per le informazioni raccolte rispetto quelle intercettate dal satellite. I robot nel coadiuvare l’attività umana necessitano della consapevolezza dei limiti del loro utilizzo.
Barbara Covili prosegue con la sua testimonianza del disordine nella rete stradale.
General Manager di mytaxy Italy, la app che ha cambiato il modo il prenotare taxi. Covili si occupa di mobilità innovativa come i veicoli elettrici e il car sharing. L’esperta prende la parola ed espone al pubblico del TEDx Bari i dati della sua ricerca sui disagi provocati dalle auto all’umanità. Il disordine per Barbara Covili è il traffico incontrollabile che attanaglia l’uomo moderno. Il problema non è risolvibile solo ampliando la rete stradale. Less is more, è il motto che troneggia sullo schermo alle spalle della Covili.
Il minimalismo tecnologico e il multitasking caratterizzano i dispositivi di ultima generazione come lo smartphone. Possono essere utilizzati come principi per riassetare l’equilibrio.
Le statistiche difatti riportano il numero eccessivo di mezzi di trasporto per individuo. Due sono le componenti che legano l’uomo all’ automobile: culturale ed emozionale. Il rapporto emozionale è la condizione di libertà di movimento che l’uomo associa all’auto. Il fattore culturale è legato al contesto nel quale l’individuo vive: i modi e le usanze. Osservando i dati, Covili riporta l’aumento esponenziale degli abitanti nei centri urbani. La concentrazione di inidividui in un solo posto può ad ogni modo trasformarsi in una risorsa. La mobilità diventa uno strumento per redimere la confusione.
Infatti la mobilità può offrire nuove proposte professionali attraverso una diversa concezione del mondo: l’accesso ad un bene e non solo il suo possesso.
La sharing economy infatti ha visto un grande sviluppo con l’affermarsi della crisi degli ultimi anni. Questo nuovo scambio di risorse ha sortito la crescita in tre settori: L’ospitalità con app come Airbnb, l’occupazione con la creazione di nuovi posti di lavoro e l’app economy con opzioni dello smartphone che permettono l’accesso diretto al mondo della mobilità.
Andrea De Benedetti al TEDx Bari sostiene il valore dell’errore grammaticale non come delitto dell’italiano. Il disordine linguistico è una garanzia di libertà.
L’errore è la quintessenza della grammatica per De Benedetti, poichè l’infrazione della norma postpone una nuova regola grammaticale. Tutti gli errori hanno un movente: l’errore è coscienziato. L’errore di oggi potrebbe non esserlo domani: bisogna riconoscere l’abitudine allo sbaglio e accettarlo dunque come nuova norma. Possibilmente occorrerebbe quanto meno evitare le forme cacofoniche. L’opinione di De Benedetti è che l’ortografia in Italia sia considerata sacra e che questa valenza sia eccessiva.
“Le lingue nascono e muoiono con gli errori.”
In più l’esperto suggerisce che alcune forme che consideriamo errate non lo sono.
Spesso è la tecnologia ad indurre in fallo l’uomo. Così invece di individuare e correggere l’error,e lo incentiva e lo moltiplica. Si deduce infine quanto sia la lingua stessa come materia viva a tendere al fallace. La concreta dimensione di disordine per De Benedetti, persiste nella nostra società con l’inaccessibilità alla parola come sciagurata anticamera dell’inaccessibilità al mondo.
Il disordine per Isabella Potì è rappresentato in cucina da quel tumulto che è la fame.
“La necessità porta l’uomo al moto popolare come il jazz e il blues.”
La ventunenne Chef pasticcera leccese esordisce così sul palco per il TEDx Bari dopo essere stata inserita da Forbes nella lista dei giovani 30 under 30 da tenere d’occhio. Il caos nell’alimentazione sottende un desiderio primordiale e viscerale. Potì investe le energie e il sapere acquisito in anni di precoce ma intensa attività riscrivendo le regole della gastronomia locale per una nuova cultura alimentare più sana e sostenibile. É allora che il disordine in cucina è simbiosi fra le culture, nuovo ultilizzo e accostamento degli ingredienti.
I piatti eleborati da Potì e i suoi colleghi nella cucina del ristorante Bros, risultano prodotti di uno studio sulla varietà, il sapore, le consistenze, la cottura, il taglio e la combinazione delle materie prime.
Il leit motiv in tutte le sperimentazioni applicate al cibo è la resistenza della tradizione culinaria salentina per ogni piatto. Nelle parole di Isabella Potì traspare l’impegno nell’onorare ciò che è uno sfizio per il cliente e la sopravvivenza per lo chef. Mettersi in discussione con il proprio lavoro è vitale e utile per soddisfare palati diversi.
Raffaele Alberto Ventura tratteggia il ritratto del disordine generazionale dei trenta/quarantenni.
La denuncia esposta al TEDx Bari dal filosofo, giornalista ed esperto di marketing e comunicazione digitale. Autore del saggio Teoria della classe disagiata, presenta il rapporto causa/effetto nel distacco forzoso dei giovani dal mito di realizzazione e stabilità sociale ed economica. Lo scrittore spiega che l’etica della borghesia nel corso dei secoli sino ad oggi non è mai tramontata.
“Apparire è un lavoro a tempo pieno e permette l’inserimento nella catena sociale del valore.”
In effetti nella trasmigrazione dalla periferia al centro, l’individuo sceglie la posizione sociale più vantaggiosa. Negli ultimi anni, rileva Ventura, la formazione culturale superiore permette la tendenza alla saccenza fine a se stessa.
L’investimento formativo valso dispendio economico ed energetico per genitori e figli, non hal’effetto sperato. Non c’è posto per tutti.
La carriera diventa così un privilegio e una condanna. Non resta che rendersi duttili ai mutamenti continui del panorama dell’offerta di lavoro e fare altro rispetto alla strada scelta. Superare il paradosso dell’identità di classe radicata ma non più radicabile. La generazione dei nostri genitori era agiata nelle prospettive poi riscontrabili nella realtà, i giovani oggi hanno aspettative elevate tanto quanto il loro grado di istruzione.
La reazione di malcontento è esagerata e il mercato del lavoro è saturo.
Nella gerarchia dei bisogni quotidiani dell’uomo sarebbe meglio porre all’apice quelli considerati più futili. Così si risollevano le sorti di quella che si prospetta come una crisi esistenziale di massa. Liberare la cultura dagli stereotipi dell’esibizionismo e della scalata sociale, diventati obbligatori per stabilire dove siamo e vorremmo essere.
Il numero degli anni di studio non aumenta la possibilità di inserirsi subito nel mondo del lavoro: Il sistema di selezione è più competitivo.
L’identità dell’individuo è scissa tra quello che è e quello che gli altri vedono in lui. La pressione psicologica e l‘inadeguatezza favoriscono infatti l’abuso da parte dei giovani di psicofarmaci, droghe e alcol. La minaccia incombente è che l’individualismo rampante sgretoli la capacità di cooperazione.
“Siamo troppo ricchi per mettere da parte le nostre aspirazioni e troppo poveri per riuscire a realizzarle.”
Andy Lomas Il matematico e designer digitale esplora le scienze e le arti visive.
Il matematico e e designer digitale inglese è stato supervisore degli effetti speciali per film come Matrix Relodead e Alice in the Wonderland. Utilizza le tecnologie digitali per realizzare sculture composte da una struttura simile a quella molecolare. Lo scienziato ha concepito questo lavoro osservando degli studi sui processi semplici delle cellule. Le piante per crescere hanno bisogno del nutrimento che ricavano dai raggi solari. Per emergenza lo procurano e lo distribuscono facilitando lo sviluppo cellulare.
La produzione cellulare è modificabile tramite pc: nasce così una biologia artificiale.
Come per una pianta da un seme germogliano molti rami, si possono avere più cellule da una struttura. Lomas applica i meccanismi di produzione cellulare alla creatività. Le sculture sono realizzate da una macchina robotica che crea un deposito di materiale composto da uno strato sull’altro. Lomas solitamente usa modificare la struttura degli strati, creando margini di spazio fra le particelle. Queste così crescono tridimensionalmente in una dimensione bidimensionale. Le sculture toccano e superano i 40 cm di altezza. Andy Lomas per concludere il suo intervento, sottilinea la trepidazione nel seguire nuovi percorsi non prevedibili ma frutto di processi incidentali.
La terza edizione della conferenza termina con i ringraziamenti, la presentazione del team dell’Associazione TEDx Bari e la performance musicale del duo Niagara.
Eclissano i saluti e i ringraziamenti agli enti pubblici e privati che hanno permesso la realizzazione del convegno e di eventi promozionali susseguitisi in giro per la città per alcuni giorni. Sul palco del Petruzzelli si esibiscono dunque gli artisti italiani Davide Tomat e Gabriele Ottino componenti dei Niagara. Il loro disordine riguarda la combinazione fra musica elettronica e videoarte. Viene trasmesso alle spalle degli artisti il videoclip Hyperocean che trasporta gli spettatori in un’esperienza sensoriale vissuta a 360°. Si amplia il concetto di produzione musicale verso l’interazione fra arti visuali e nuove tecnologie.
Marilù Piscopello