Il 5 maggio si celebra la Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia e in questa occasione al Teatro Eliseo è stato firmato un Protocollo di Intesa.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza hanno sottoscritto con una platea di 634 adolescenti un Protocollo con lo scopo di promuovere un piano di diffusione della conoscenza dei contenuti della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e per implementare attività di prevenzione e di contrasto a fenomeni di discriminazione e di violenza, tra i quali la pedofilia.
Nel dossier 2016 di Telefono Azzurro, si leggono dati che lasciano rabbrividire. Il pensiero comune è convinto che il pedofilo sia una persona estranea alla famiglie, invece è un caso su dieci. I dati dicono che sono oltre il 76% dei casi della linea 1.96.96 e oltre il 54,3% dei casi per la linea 114.
Sempre dal dossier si legge che c’è un nuovo trend in aumento nella percentuale di responsabili estranei o amici/conoscenti esterni alla famiglia della vittima. Le vittime più colpite sono le femmine, il 65%, e il 40 % sono minori di 11 anni.
Inoltre, anche se il numero di bambine vittime sotto i 10 anni rimane rilevante, risulta decisamente in crescita il numero delle adolescenti vittime di abusi sessuali. Al 114 Emergenza Infanzia si è passati dal 22,3% del 2013, al 25% del 2014, fino a crescere al 33,3% dello scorso anno.
Per le vittime di sesso maschile sono sempre più bambini sotto gli undici anni: dal 40,8% del 2014 al 55% del 2015 sulle linee di ascolto; dal 50% del 2014 al 60,9% del 2015 al 114 Emergenza Infanzia.
L’85 % dei casi, le vittime sono di nazionalità italiana. I bambini stranieri che chiedono aiuto al 114 per segnalazioni di sfruttamento della prostituzione e turismo sessuale.
Da questi dati si immerge che i nostri figli sono più al sicuro al di fuori delle mure domestiche.
Ascoltiamoli e aiutiamoli.
Alessandra Bonadies