Al momento Internet vale quanto la capacità di saper scrivere e leggere: è il nuovo motore di una alfabetizzazione 2.0, che vede nella rete il veicolo primario di informazione.
Ciò vuol dire che, attualmente, chi non usa Internet è vittima di una emarginazione culturale e sociale molto profonda. È un concetto che viene efficacemente riassunto dal termine “digital divide”: una barriera digitale che divide le persone che hanno accesso alla rete, da quelle prive di questa opportunità. In termini semplici: il digital divide altro non è che quel mancato incontro fra innovazione e individui. Non a caso, l’Agenda Digitale Europea ha come priorità la spinta dei paesi membri verso la copertura della banda ultra larga.
Italiani lontani da Internet: quali sono i motivi?
Quali sono le ragioni che gli italiani muovono in risposta alla mancata connessione al web? Stando allo studio dell’Agenda Digitale, il motivo principale è l’incapacità nell’utilizzarlo (20,9%): vale soprattutto per le persone più anziane. A seguire, troviamo la mancanza di interesse (17,7%) e il prezzo troppo elevato (15,6%). Infine l’ultimo problema è la disponibilità di internet, dato che in alcune zone ancora non c’è copertura per la rete adsl. Questi ultimi due problemi però possono essere facilmente risolti rivolgendosi ad operatori come ad esempio Linkem, la società di telecomunicazioni che propone dei abbonamenti per Internet wifi in rete LTE. In questo modo anche le zone non raggiunte dalla rete tradizionale avranno la possibilità di essere connesse. Per quanto concerne gli altri problemi, invece, cosa si può fare? Bisognerebbe soprattutto avviare delle campagne informative per sensibilizzare questa fetta di popolazione sull’utilità e sull’importanza della rete. Infine, è un bene che solo il 4% e l’1% degli utenti rinuncino alla connessione per questioni di sicurezza o di mancanza di collegamento.
Italiani digitali: quali sono i servizi più usati?
Nonostante i problemi relativi a quel 28% di popolazione che non si connette, è importante notare quanto gli italiani facciano uso di Internet. Quali sono, però, i servizi che vengono utilizzati più degli altri? Intanto la ricerca delle news tramite search engine come Google (57%), mentre al secondo posto si trova lo streaming insieme al gaming (52%). Anche le video chiamate e i social network sono spesso usati dagli italiani connessi a Internet (34% e 58%). Vanno altrettanto bene lo shopping online e l’home banking: nel primo caso al 39%, nel secondo al 43%. Infine, sono proprio questi ultimi due i settori in maggiore crescita nel 2017.
Il ruolo di Internet nella sfera culturale
In tema di internet e digital divide non possiamo non parlare del fattore “cultura”. Sì perché sono in molti erroneamente a pensare che la rete rappresenti anche una minaccia allo sviluppo intellettuale delle persone, soprattutto per via della facilità e velocità di fruizione di questo potente mezzo. In realtà così non è: secondo una ricerca condotta dalla Treccani e dal Censis, Internet non ha ancora vinto né rimpiazzato il libro. Nonostante l’epoca d’oro dei lettori forti sia passata da un pezzo, sono ancora in tanti coloro che leggono: addirittura l’80% degli italiani non ha rinunciato a questa passione fatta di carta e inchiostro. Diverso il discorso per alcune nicchie del sapere come l’informatica e la tecnologia: qui, l’87% dell’informazione passa attraverso la rete. Sorprendentemente, resistono anche le guide turistiche cartacee: solo il 29% di chi è interessato ne consulta una su Internet.