Si parla molto di recente dell’ecosostenibilità dell’alimentazione e dell’enologia, ma anche il settore birrario sta iniziando a penetrare questa tematica con un importante successo tra gli appassionati.
La birra è un prodotto molto apprezzato da ogni fascia di età e l’attenzione cade sempre di più anche in questo caso verso proposte rispettose dell’ambiente in ogni sua sfaccettatura.
La produzione della birra si basa su ingredienti naturali come l’acqua, il luppolo, il malto, l’orzo e altri cereali. La scelta di produrre con un impatto ambientale ridotto passa dalla preferenza per prodotti locali, a chilometro zero, coltivati secondo un metodo biologico, senza l’uso di sostanze chimiche per lo meno per alcune linee di prodotto. La filiera agricola ecosostenibile è una realtà possibile e molto interessante da sviluppare in questo Paese.
L’acqua è un bene prezioso per la produzione della birra, ma anche per l’ambiente stesso. Assieme all’energia l’acqua va risparmiata e utilizzata con attenzione garantendo una corretta manutenzione degli impianti così da evitare gli sprechi. L’ottimizzazione degli impianti energetici a basso consumo sono un primo fondamentale passo per l’ecosostenibilità del settore birrario.
Un altro metodo interessante di ultima generazione permette il recupero dell’anidride carbonica che viene prodotta dalla fermentazione della birra per un secondo impiego come per esempio la produzione di altre bibite di tipo gassato.

Non è solo una questione di tendenza, l’ecosostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono tematiche calde che permettono anche di sviluppare l’economia territoriale, ma quel che forse è più importante offrono in fatto di birre un gusto unico, personale e raffinato dal sapore antico che fa riscoprire il meglio della tradizione.