Cosa c’entra la birra con l’ecosostenibilità?

Si parla molto di recente dell’ecosostenibilità dell’alimentazione e dell’enologia, ma anche il settore birrario sta iniziando a penetrare questa tematica con un importante successo tra gli appassionati. 

La birra è un prodotto molto apprezzato da ogni fascia di età e l’attenzione cade sempre di più anche in questo caso verso proposte rispettose dell’ambiente in ogni sua sfaccettatura.
La produzione della birra si basa su ingredienti naturali come l’acqua, il luppolo, il malto, l’orzo e altri cereali. La scelta di produrre con un impatto ambientale ridotto passa dalla preferenza per prodotti locali, a chilometro zero, coltivati secondo un metodo biologico, senza l’uso di sostanze chimiche per lo meno per alcune linee di prodotto. La filiera agricola ecosostenibile è una realtà possibile e molto interessante da sviluppare in questo Paese.
L’acqua è un bene prezioso per la produzione della birra, ma anche per l’ambiente stesso. Assieme all’energia l’acqua va risparmiata e utilizzata con attenzione garantendo una corretta manutenzione degli impianti così da evitare gli sprechi. L’ottimizzazione degli impianti energetici a basso consumo sono un primo fondamentale passo per l’ecosostenibilità del settore birrario.
Un altro metodo interessante di ultima generazione permette il recupero dell’anidride carbonica che viene prodotta dalla fermentazione della birra per un secondo impiego come per esempio la produzione di altre bibite di tipo gassato.

Dal punto di vista del packaging la birra viene generalmente venduta in bottiglie di vetro e lattine, materiali riciclabili e l’innovazione in questo senso arriva con la scelta di alcune ditte di sostituire i fusti in acciaio con fusti in plastica riciclabile. Alcune fabbriche di birra, come l’americana Migration Beer, scelgono anche di distribuire la propria creazione solamente all’interno di un ristretto raggio di chilometri così da non impattare sull’ambiente un eccessivo carico di CO2 per il trasporto. Gli scarti di produzione della birra possono essere reimpiegati grazie ad una scoperta tecnologica portoghese che li trasforma in mattoni ecosostenibili che offrono risparmio energetico e ridotta dispersione di calore rispetto al mattone in argilla tradizionale. Anche la spillatura della birra può prevedere un sistema di riduzione dell’impatto ambientale. Carlsberg per esempio ha messo a punto il Sistema Draughtmaster che permette la spillatura senza impiego di anidride carbonica.

Non è solo una questione di tendenza, l’ecosostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono tematiche calde che permettono anche di sviluppare l’economia territoriale, ma quel che forse è più importante offrono in fatto di birre un gusto unico, personale e raffinato dal sapore antico che fa riscoprire il meglio della tradizione. 

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