I Trick Or Treat con Re-Animated ridanno vita alle sigle dei cartoni animati

È uscito l’11 febbraio il nuovo disco dei Trick Or Treat, il primo completamente composto da cover.

Non sono però delle cover qualunque. Con Re-Animated infatti la band di Modena “resuscita” 19 sigle dei cartoni animati che hanno accompagnato l’infanzia di noi tutti. In che chiave? Metal ovviamente! Il gruppo è tra i maggiori esponenti del genere nel nostro paese e vanta all’attivo già quattro dischi che vedono al loro interno featuring di spessore internazionale.

Assieme ad Alessandro Conti infatti, voce storica della band, hanno duettato tra gli altri personaggi del calibro di Andre Matos (Angra), Michael Kiske (Helloween) e Michele Luppi (Vision Divine, Secret Sphere).
Lo stesso Conti è ora la voce dei Luca Turilli’s Rhapsody e ha da poco rilasciato un album assieme ad un’altra grande voce nostrana: Fabio Lione.

Quando si parla di Trick Or Treat dunque di parla di un gruppo apprezzato nel panorama internazionale.

Fin dai loro esordi la passione per le sigle dei cartoni era ben chiara.

Su Youtube giravano infatti da anni le loro rivisitazioni di Robin Hood e David Gnomo. Qualche anno fa i cinque hanno rilasciato la loro personalissima reinterpretazione di Let it go, dal cartone Frozen. Dunque perché non farne un intero album?

Per realizzare il progetto è stato chiesto l’aiuto dei fan attraverso una campagna di Crowfounding su Musicraiser . In poco tempo non solo è stato raggiunto l’obiettivo ma è stato ampliato. Così facendo la band ha potuto aggiungere tracce al disco creando un album pieno e ricco.

Durante la campagna sono stati anche rilasciati due brani inediti che avrebbero poi composto la track list ufficiale del disco.

Devil Man e Batman sono state scelte per spingere il progetto e i benefici non sono tardati ad arrivare visto che Re-Animated è entrato subito nella top 10 della classifica Amazon. Per giunta in una settimana in cui a farla da padrone sono gli artisti del festival di Sanremo. Doppia soddisfazione.

Il tocco dei Trick Or Treat è sempre di un certo spessore. Tecnica e potenza di suono che si fondono in risultati musicali che ormai li vedono migliorare di anno in anno. Dall’uscita del primo disco Evil need candy too (2006) passando per il doppio album Rabbits’ Hill (2012 e 2016), attraversando indenni un paio di cambi importanti nella line up.

È recente infatti l’ingresso in scuderia di Luca Setti alla batteria (dal 2011) e Luca Venturelli (dal 2014 al posto del fondatore della band Luca Cabri).

Lo zoccolo duro della band composto dal già citato Alessandro Conti e da Guido Benedetti e Leone Villani Conti sembra voler continuare a stupire i propri fan e perché no, racimolarne di nuovi in giro.

Questo album è il modo perfetto per provare a fare entrambe le cose.

Il disco è stato presentato con un ascolto in anteprima il 7 febbraio al Comix pub e con due concerti dal vivo: 9 febbraio al Vox Club di Nonantola e il 10 al Legend Club Milano. Con loro sul palco Giorgio Vanni, lo storico cantante di molti dei brani originali che noi tutti conosciamo.

L’album è una carrellata di collaborazioni.

Tutti i brani sono stati eseguiti con artisti del panorama metal e non solo. Tra questi Roberto Tiranti (voce su Batman), Fabio Dessi (voce su Ken il guerriero), Michele Luppi (voce su Daitarn 3) e lo stesso Giorgio Vanni (voce su What’s my destiny Dragon Ball) Le tastiere del disco sono state affidate a Alessio Lucatti (Vision Divine) e Emanuele Casali (DGM).

La bravura della band è stata quella di riscrivere i brani senza intaccare la loro anima. I brani di Cristina D’avena in particolare sono quelli che più salteranno all’occhio anche per la nuova fama di cui vive la cantante in questi ultimi anni. Dunque occhio a canzoni come Il mistero della pietra azzurra e Prince Valiant, vi stupiranno.

Re-Animated è un disco che chiunque abbia vissuto la golden age dei cartoni animati deve possedere. Non solo, è anche un’ottima scusa per esplorare artisti italiani che all’estero ci invidiano e che meriterebbero un ascolto anche oltre la nicchia in cui il metal vive in questo paese.

 

Emiliano Gambelli

Cantautore e scrittore per passione, "non" poeta per mia stessa ammissione, sognatore e poi sì, ho anche un lavoro vero.

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