La Tosca chiude l’Anfiteatro Festival

tosca

È la Tosca a chiudere la kermesse lirica dell’Anfiteatro Festival di Albano Laziale, che ogni anno si rivela ricco di appuntamenti imperdibili.

Uno scenario di rara preziosità quello dei resti severiani, che rende ancora più intensa l’interpretazione del dramma pucciniano, una delle opere più amate dagli appassionati di lirica.

La produzione della Tosca è di Europa Musica. L’orchestra, composta dai bravissimi musicisti dell’Orchestra Sinfonica, è affidata alla guida di Claudio Maria Micheli ed è accompagnata dal Coro Lirico Italiano guidato dal maestro Renzo Renzi. Tra gli interpreti spiccano Paola Di Gregorio ( Tosca Florio ), Gianluca Zampieri ( Mario Cavaradossi ), Pierluigi Dilengite ( il barone Scarpia ) e Carlo Di Cristoforo ( Conte Angelotti ). Le bellissime scenografie sono state progettate da Giovanni Mascolo.

La Tosca è un immancabile appuntamento estivo con la musica, sarà in programma quest’anno anche a Caracalla. La Tosca ha una storia particolarmente cara ai romani perché è ambientata in un periodo storico doloroso per la città. La storia d’amore narrata è l’espressione di quanto il potere, in alcuni tragici momenti, abbia cercato di sostituirsi al libero arbitrio ed al sentimento personale. Il dramma è stato scritto dal celebre drammaturgo Victorien Sardou ed è interpretato, per la prima volta, nientedimeno che da Sarah Bernhardt.

Giacomo Puccini musicò la Tosca su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, che ridussero il dramma da cinque a tre atti, senza privare la storia della sua intensità.

La vicenda si svolge a Roma, il 14 Giugno 1800, data della battaglia di Marengo. La Repubblica Romana è caduta e feroci rappresaglie sono in corso verso gli ex-repubblicani simpatizzanti di Napoleone Bonaparte. Le vite di due amanti, Tosca e il pittore Cavaradossi, incrociano quella del fuggitivo barone Angeletti evaso dalle carceri papaline.

È una delle storie d’amore più celebrata di tutti i tempi, passionale e drammatica, con un finale lapidario che spezza il fiato. Un’interpretazione magnifica quella degli artisti di questa serata, impeccabile soprattutto l’esecuzione della soprano Paola Di Gregorio, puntuale nel registro acuto e dalla bella figura scenica. Molto apprezzate le scenografie che evocano fedelmente le scene del dramma: maestosi gli esterni con dei bellissimi giochi di luce, raffinati gli interni arredati con cura.

Il grande spettacolo continua con gli ultimi appuntamenti dell’Anfiteatro Festival.

Antonella Rizzo

Poetessa, scrittrice, performer, giornalista. Collaboratrice di Culturamente dal 2015.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui