È uscito il 27 aprile il nuovo disco nei Secondamarea.
Il titolo racchiude in una sola parola il concetto di fondo. La lentezza e la vitalità di questa in particolar modo. Slow infatti, questo il titolo scelto, è un inno a molte delle caratteristiche che rendono l’eccezione positiva di questo termine. Osservare, gustare e vivere tutto secondo natura.
Dodici brani dal sapore folk che sono nati quasi di getto. Come spinti da una creatività impellente e viscerale. Un bisogno quello di Ilaria Becchino, classe 1982, e Andrea Biscaro, classe 1979. I due sono sono il fulcro della band, voce e musicista la prima scrittore e cantautore lui.
Nel disco alcune presenze illustri.
Alla batteria Leziero Rescino (La Crus, Amour Fou, Mauro Ermanno Giovanardi), il bassista Lucio Enrico Fasino (Patty Pravo, Mario Biondi, Fiorella Mannoia) e il trombettista Raffaele Kohler (Baustelle, Afterhours, Vinicio Capossela). Le canzoni esplorano i temi della natura, del clima, dell’acqua, dei boschi e degli effetti che questi hanno sull’uomo e sulla sua capacità di osservare il mondo. Tutto ciò viene racchiuso in un disco unico e originale, il cui concept rappresenta una sorta di grande inno alla natura, in tutti i suoi aspetti.
Il singolo estratto è “Petrolio” per cui è stato girato un apposito video. Un brano dal taglio pop-folk che sembra essere perfetto per descrivere le atmosfere dell’album. Su tutte ho scelto una frase che trovo particolarmente esplicativa:
Perché la vita è un passo lento, un valzer lento, un’acqua lenta. Perché la vita è come un bosco che respira in coro e lo fa piano.
Il disco è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, sicuramente un lavoro che merita di essere ascoltato con la giusta attenzione e, ovviamente, gustandolo con la giusta lentezza.
Emiliano Gambelli