C’è un genere musicale che da qualche anno comanda le classifiche nazionali.
Ovunque vai si sente rap italiano. In radio passano costantemente gli artisti del momento e i risultati si vedono anche al botteghino: riempiono ogni locale dove vanno a suonare. A titolo d’esempio, Salmo annuncia il live a San Siro, una cosa impensabile qualche anno fa.
Ma c’è ancora molto pregiudizio su questa musica e i suoi esponenti. Il cliché del rapper ignorante e parassita sociale trova spesso terreno fertile nel pubblico generalista, non incline al comprendere fenomeni complessi. Pochi, quindi, hanno il quadro completo di un panorama che è molto vasto.
A tale scopo, ecco per voi “La tua dose di rap italiano” una playlist inedita.
La raccolta si rivolge soprattutto a persone non avvezze al genere, in un percorso guidato per prendere confidenza con le sonorità e apprezzare i brani proposti. Il filo conduttore è proprio la qualità del suono.
L’artista di punta è Marracash, da poco fuori col nuovo album Persona. Il rapper di Barona è l’esempio di musicalità combinata al contenuto. Le sue liriche spesse hanno influenzato un’intera generazione, e quest’ultimo lavoro lo consacra ancor di più come pilastro inamovibile della scena.
Non solo: dai mostri sacri Fabri Fibra, Gue Pequeno e Noyz Narcos alla fotta di Massimo Pericolo. Dalla tecnica di Vegas Jones e Nayt ai campani Clementino e Luchè. Sono tutti rapper con un flow riconoscibile e tecnica eccelsa.
Non mancano poi degli episodi “poetici”, che trovano in En?gma, Ernia e Claver Gold esponenti di spicco. Questi e tanti altri artisti compongono una playlist alla portata di tutti.
Il rap italiano è capace di grande qualità sotto molti punti di vista, per questo merita rispetto e una sempre maggiore attenzione.
Il resto sta però al vostro giudizio. Buon ascolto.
Lorenzo Balla