Tutti a scuola di Malacrianza con Byar & Sciarro

malacrianza

Rap di protesta che prende spunti visivi da Bansky.

Questo il mix esplosivo presente all’interno del nuovo video Malacrianza. Il brano, che da anche il nome al disco, è il nuovo singolo dei due artisti Byar & Sciarro.

Un featuring reso possibile anche da Giuseppe Fusco, in arte Venk. Suo il prezioso lavoro di mastering e mixing.

Sembra capitare a fagiolo la scelta d’inserire alcuni tra i famosi lavori di Bansky. In questi giorni infatti si è discusso sulla famigerata identità segreta dell’artista che sembra finalmente aver trovato un nome. Fino alla prossima smentita ovviamente.

Guardando il video potrete sicuramente riconoscere, tra gli altri, la bambina con il palloncino, il “teppista” che lancia il mazzo di fiori e il bacio tra i due poliziotti.

Bansky

 

L’atmosfera del brano è cupa e rispecchia a pieno la tematica trattata.

Il dialetto napoletano stretto, dona quel pizzico di “popolare” che rende il brano ancora più vicino al disagio percepito da chi, ogni giorno, vive le varie situzioni di malacrianza. Tra queste sul finale si può cogliere un quesito indicativo:

Stiamo sempre a guardare gli altri, a giudicare. Ma chi è quello che si sente di essere esempio per gli altri?

La malacrianza è un atteggiamento, o forse uno mancato. Dipeso dall’essersi girati dall’altra parte quando serviva dare una mano. Quando l’indifferenza ha fatto il suo, pesando dal lato negativo della bilancia.

Graffiti-di-Banksy

La malacrianza è la sottile linea tra chi fa male perché il malvivente lo fa di professione e chi lo fa seduto dal suo computer di casa. Offendendo e denigrando.

È quando dimentichi il rispetto e offendi. É anche davanti a un computer chiuso dentro una stanza.

I due sono dei giovanissimi. Sciarro nato nei primi anni ’90 (sembra un mistero l’anno e perfino il vero nome, un Bansky nostrano insomma) già autore e produttore musicale, avvicinatosi ufficialmente alle lirichie rap/hip hop solo nel 2011. Byar invece (Fabrizio Ulivieri) è nato nel 1992 ed è laureato IED di Roma. Suo il progetto Malacrianza, opera prima in veste di produttore.

Un brano di sicuro impatto emotivo non solo per gli amanti del genere. Una denuncia “poetica” che trova in Bansky un sicuro filo conduttore per provare a smuovere le coscienze. Magari anche di quei rapper italiani che sembrano aver dimenticato le radici del loro stesso genere musicale.

 

Emiliano Gambelli

Cantautore e scrittore per passione, "non" poeta per mia stessa ammissione, sognatore e poi sì, ho anche un lavoro vero.

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