Le “Canzonacce” dell’Orchestraccia al Rock in Roma 2016

orchestraccia rock in roma 2016

#TheItalianWay apre alla grande con il folk-rock della band romana.

Marco Conidi a inizio concerto
Come ogni anno ha inizio l’evento musicale più importante della capitale che giunge così alla sua ottava edizione, il Rock in Roma. Accanto agli headliner Bruce Springsteen, David Gilmour e Iron Maiden, l’edizione 2016 propone The Italian Way, una fantastica rassegna di artisti made in Italy che illumineranno le serate di questa estate romana. Ad aprire questa sezione, l’11 giugno, è l’Orchestraccia, che in sé incarna tutta la cultura popolare romana.
Il gruppo, formatosi nel 2010, fa perno sui quattro attori/frontmen Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti e Giorgio Caputo ai quali si sono uniti musicisti del calibro di Gianfranco Mauto, Salvatore Romano e Fabrizio Lo Cicero. A rinfoltire questa originale orchestra capitolina sono anche altri artisti, per un mix folk e rock che reinventa il patrimonio culturale romano di canzoni e poesie. Il lavoro straordinario di questi artisti è appunto quello di aver portato sul palco tutte quelle canzoni “da osteria”, che tutti noi cantiamo tramandandocele da generazioni, rendendole un fenomeno assoluto di condivisione della tradizione romana.
Da sinistra: Luca Angeletti, Marco Conidi, Giorgio Caputo e Edoardo Pesce

Ad aprire il concerto sono i talentuosi Astral Week, una band tutta italiana che si esibisce con la sua musica alternative e fuzzy, presentando l’album “Get Behind”. A scaldare ulteriormente il pubblico è il gruppo di percussioni Akuna Matata di Roma.

Il pubblico accoglie calorosamente l’Orchestraccia

Giunge finalmente il momento dell’attesissima e acclamata Orchestraccia, che nel fantastico scenario dell’Ippodromo delle Capannelle propone i brani presi dal nuovo album “Canzonacce”. Il pubblico è in visibilio e sul palco si canta e si balla divertendosi e facendo divertire i numerosi spettatori. L’atmosfera è subito carica e i quattro attori instaurano con il pubblico una complicità unica che sarà la chiave della serata. Non si tratta infatti di un classico concerto. Alla musica si alternano diversi intermezzi comici e dialoghi durante i quali gli artisti, indossando costumi prima da operai, poi da “inusuali” supereroi, raccolgono il consenso degli spettatori

Giorgio Caputo

Canzone dopo canzone i musicisti danno vita ad uno show di qualità sfoggiando le loro ottime qualità. Oltre alle schitarrate e alle canzoni “da osteria” c’è spazio anche per una interessante riflessione sociale. Le canzoni della band infatti si rifanno anche a temi di attualità, come la situazione dei lavoratori a nero sui cantieri o la situazione dell’Italia nel cotesto europeo. È proprio per questo che canzoni come “pronto, Italia?” e “Condominio Europa” assumono un carattere particolare, in cui il pubblico ride e canta ma soprattutto riflette sulla realtà dei nostri giorni. A salire sul palco sono anche alcune special guest come Elda Alvigini. Il concerto si chiude in bellezza con il brano più famoso della band Lella, tratto dal primo album.

I fans sventolano le bandiere italiane durante “Condominio Europa”.

È stata una serata divertente e folkloristica, dove in un contesto di grandi artisti internazionali quale il Rock in Roma ha trovato posto anche quella fetta di Italia che tanto ci piace e appartiene a ognuno di noi, un’Italia genuina fatta di musica e poesia.

Gianclaudio Celia

Gianclaudio Celia
Musicista e fotografo. Ha una insana passione per la musica live.

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