Il cantante irlandese pubblica un nuovo EP e invoca tutti quei cantanti che hanno messo il loro talento al servizio di una causa più grande.
Racconta di come, dopo il successo mondiale di “Take me to church”, non ne poteva più di cantare sempre le stesse canzoni. Così ha fatto qualcosa di mai fatto prima: Andrew Hozier-Byrne – meglio conosciuto come Hozier – ha scelto di “eremitare” se stesso. Questo vivere lontano da tutto ciò che gli era accaduto negli anni precedenti gli ha permesso di produrre molti demoni e molte canzoni. Il primo risultato è il nuovo EP “Nina cried power”. 4 canzoni molto diverse tra loro a dimostrare quanto questo giovane e talentuosissimo cantautore irlandese sia davvero lontano dalle logiche di classifica: nessun facile richiamo melodico alla sua hit internazionale ma, anzi, materiale personalissimo e certamente di qualità.
La title track, “Nina cried power“, è un brano potente di protesta dove si evocano il legame e l’eredità di importanti voci che si sono levate a ribadire il proprio punto di vista, difendere le minoranze, lottare per un mondo migliore: da Joni Mitchell a Billie Holliday, da James Brown a Mavis Staples – che appare partecipa alla canzone – fino alla Nina del titolo, quell’indimenticabile Simone famosa per il suo attivismo.
Si continua con il pezzo forse più suggestivo dell’intero lavoro: “NFWMB” che, a discapito dell’atmosfera visionaria e rarefatta, si rivela l’acronimo di “Nothing Fucks With My Baby” e vi si paragona l’oggetto del desiderio a una tanto apocalittica quanto irresistibile visione.
E poi la volta della chrisaisakettiana “Moment’s Silence (Common Tongue)” dove, ancora una volta, Hozier usa immagini sacre per celebrare il piacere fisico come espressione d’amore.
L’EP si conclude con la più canonica “Shrike”, un nostalgico inno a una relazione irrimediabilmente terminata, cantata con il magnifico timbro baritonale che contraddistingue Hozier.
Nelle intenzioni dell’artista è come se ognuna di queste canzoni sedesse intorno allo stesso tremendo falò del mondo. Alcune di esse sono ottimiste sulla sorte che lo attende, altre terrificate, altre ancora vogliono bruciare con esso. E ascoltando “Nina cried power” si è presi dall’irresistibile desiderio di far loro compagnia. E il pubblico italiano non dovrà aspettare molto: è, infatti, appena stata annunciata l’unica data nel nostro Paese. L’appuntamento è all’Alcatraz di Milano, domenica 18 novembre alle ore 21:00.
Cristian Pandolfino