Harry Potter in concert: la magia si fa musica
L’Orchestra Italiana del Cinema (O.I.C.) regala all’Auditorium Conciliazione di Roma il Cine-Concerto “Harry Potter e la Pietra Filosofale”.
Cosa magica la musica, e per scoprirne i poteri niente poteva essere meglio del maghetto con gli occhiali più amato di tutti i tempi. Stiamo parlando della particolarissima esperienza regalataci dall’ Orchestra Italiana del Cinema il 2,3,4 dicembre all’Auditorium Conciliazione di Roma.. Parte del tour mondiale di cine-concerti lanciato da CineConcerts e Warner Bros lo scorso giugno. Inutile dire che è già sold out in tutti i teatri in cui è stato annunciato. Lo spettacolo consiste nella visione dell’amatissimo film con l’esecuzione dal vivo dell’intera colonna sonora in sincrono con immagini e dialoghi. E ciò che accade è sconvolgente.
Che la magia abbia inizio!
Si finisce per distrarsi dal film. Per venire trasportati sull’onda di quelle musiche che tutti conosciamo ma che avevamo relegato al ruolo di contorno ad immagini e azioni. La musica non accompagna il film, la musica è il film. Ed è proprio lei ad attivare i nostri sentimenti, più di qualunque dialogo o immagine. E’ lei che ci fa fremere di curiosità all’ingresso a Diagon Alley. Sempre lei ad inquietarci al sofferto racconto delle origini di Harry. Plana nella sala grande insieme a gufi, dribbla gli avversari con le scope nella partita di Quidditch, cade dal tetto con il povero maldestro Pacioc.
La colonna sonora riconquista finalmente il suo ruolo. Ci si rende conto solo ora che è lei a farci evolvere con il giovane Harry, a farci provare le sue sensazioni. E’ merito suo se ogni volta che vediamo il film siamo noi stessi a partire per Hogwarts. A vincere Voldermort, pardon, Colui-che-non-deve-essere-nominato. Ad essere forti come Harry, dall’alto dei suoi undici anni, è. La musica opera una vera e propria magia rendendo possibile tutto ciò che amiamo. Ci fa sentire a casa in un mondo parallelo.
Non stupisce quindi che il pubblico presente sia quanto mai vario: famiglie, nonni, adolescenti, bambini di tutte le età. Tutti fan del famosissimo maghetto e tutti trascinati da un incredibile entusiasmo che ha reso la serata un evento indimenticabile. Dall’ingresso in sala ai titoli di coda.
E chi pensava che servisse una bacchetta per fare magie ha dovuto ricredersi, è bastato un violino.
Chiara Marchesi