Torna finalmente Ghemon con “Scritto nelle stelle” in concerto a Roma

Ghemon Scritto nelle stelle concerto

Dopo aver posticipato la sua uscita, Ghemon ha dovuto rimandare anche la possibilità di suonare Scritto nelle stelle in concerto, fino a Luglio.

Nonostante gli impedimenti e le restrizioni anticovid per i concerti, è riuscito a portare in tour il suo ultimo lavoro, uscito poi il 24 Aprile, e il 12 Settembre è arrivato anche a Roma nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.

Il concerto lo ha aperto la stand up comedian Michela Giraud, bella, divertentissima e di gran talento.

In un’ora e mezzo di concerto il rapper e autore, con la sua band al seguito, si è esibito cantando le nuove canzoni e i suoi più grandi successi. 

I medley dei brani più famosi di Orchidee sono stati sfiziosi musicalmente. Con gli arrangiamenti mi è sembrato che Ghemon strutturi la sua musica su diversi piani. Delle canzoni sembravano quadridimensionali, avevano delle sonorità che gli hanno dato spessore.

Ovviamente, come tutti i miei artisti preferiti non ha fatto alcune mie canzoni preferite. 

Da quando ho preso il biglietto mi ero preparata mentalmente a piangere grossi lacrimoni su Dopo la medicina, talmente grossi da spaventare i vicini di posto con i miei singhiozzi. Così non è andata, e il mio trucco si è salvato. 

La scelta di dedicare Un’anima a Willy, il ragazzo ucciso da persone figlie di una società sempre più ignorante e violenta, ha colpito ed emozionato tutti noi spettatori. 

Apprezzo molto che Ghemon prenda sempre posizioni decise su temi importanti e che le esprima in modo costruttivo. Merito forse di molti anni di psicoterapia. 

Ad accompagnare Ghemon nell’esecuzione di Scritto nelle stelle in concerto c’è la sua band di super professionisti. È composta da Giuseppe Seccia, Vincenzo Guerra, Fabio Brignone, Filippo Cattaneo Ponzoni e le due coriste, Wena e Arya. 

Sono tutti bravissimi e di talento, e una menzione speciale la meritano proprio le ragazze: lasciano a bocca aperta!

Non solo sono eccezionalmente brave, ma le loro voci insieme si fondono benissimo.

Ghemon Scritto nelle stelle concerto - Crediti:  Foto Fondazione Musica per Roma; Musacchio/Pasqualini/Ianniello
Da Sinistra: Wena, Ghemon e Arya
Crediti: Foto Fondazione Musica per Roma; Musacchio/Pasqualini/Ianniello

Suggerirei a loro e a Ghemon di trovare un quarto elemento e di formare il revival del Quartetto Cetra. È bello sentire artisti che hanno studiato e che usano la voce come un vero e proprio strumento, invece che per biascicare testi come appena svegliati. È una goduria per le orecchie.

L’unica pecca negativa del concerto, secondo me, è stata la durata. Un’ora e mezza di concerto non è sufficiente per la quantità di canzoni belle che Ghemon ha scritto. Inoltre l’acustica, merito del luogo, la cavea dell’Auditorium Parco della Musica, e dei tecnici, era perfetta.

Spero davvero che la serata si ripeta presto per godere ancora della sua musica. E poi anche perché le canzoni di Ghemon fanno bene al cuore e alla mente, ti prendono per mano e ti accompagnano nel tuo percorso di vita, infondendo coraggio.

Ambra Martino

Crediti immagine in evidenza: Daniele Cambria

Costantemente in viaggio, fisicamente e mentalmente. Ho sempre provato interesse per le forme di comunicazione ed ho approfondito questo interesse su diversi piani. Ascolto compulsivamente la musica. Ho una fissa per il cibo, i gatti, le tazze e amo profondamente i libri, in particolare quelli di Murakami.

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