Dal 4 maggio al 5 giugno torna il festival che invaderà la città con performance da tutto il mondo
Uno sguardo alla contemporaneità, alle contaminazioni culturali, ai generi ibridi: quest’anno il festival Fabbrica Europa a Firenze dal 4 maggio al 15 giugno aprirà una finestra sul mondo con performer provenienti non sono dall’Europa, ma anche dal Medio Oriente, dalla Cina, dall’India.
La location principale del festival sarà la Stazione Leopolda, ma ci saranno incursioni in molti altri spazi della città, per far diventare Firenze un palcoscenico unico. Danza, musica, spettacoli; grandi nomi e giovani emergenti. Un calendario ricchissimo, che va a confermare Fabbrica Europa come uno festival più interessanti a livello internazionale per chi ha voglia di sperimentare e di capire dove stiamo andando.
A inaugurare la manifestazione il 4 maggio sarà la coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker, con lo spettacolo in prima nazionale A Love Supreme, costruita in collaborazione con il coreografo Salva Sanchis per la Compagnia Rosas sulla musica dell’omonimo capolavoro di John Coltrane. In scena ci saranno quattro danzatori, che interagiranno con un musicista, associati ciascuno a uno strumento diverso.
Un’altra prima nazionale, il 10 e 11 maggio, sarà lo spettacolo di danza di Jérôme Bel, tra gli esponenti più significativi del panorama internazionale contemporaneo. Gala, che nella versione presentata a Firenze è frutto di una coproduzione Fabbrica Europa e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, riunisce danzatori professionisti, attori e amatori di diverse formazioni (selezionati sul territorio) che si metteranno alla prova con una danza “domestica”, quella che si può praticare a casa propria, senza maestri, né tecnica, sacrificando qualsiasi finalità puramente estetica.
Difficile sintetizzare un programma così articolato, dove non mancano eventi unici anche per gli amanti della musica. Ad esempio Marco Parente che i 7 maggio sarà sul palco della Stazione Leopolda con il suo Eppur non basta, un disco unico, uscito nel 1997 per la collana Taccuini del Consorzio Produttori Indipendenti e che oggi possiamo definire un fantasma.
Sarà sempre il palco della stazione Leopolda a ospitare i Marlene Kuntz, che chiudono il loro tour Onorate il Vile proprio a Fabbrica Europa, il 13 maggio. Il Vile è il secondo album della band, pubblicato 20 anni fa. La scelta di rispolverare questo album nasce dalla volontà di rispolverare un pezzo di storia del rock italiano, sia per chi l’ha amato che per coloro che non l’hanno conosciuto.
Molti altri sono gli appuntamenti delle prossime settimane, vi abbiamo segnalato alcuni di quelli che si svolgeranno nei primi giorni del Festival. Per chi è interessato a capire dove stiamo andando e quali sono le forme espressive alle quali ispirarsi, Fabbrica Europa è una tappa irrinunciabile.
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Silvia Gambi