Contro il razzismo musicale
A 31 anni Carlo Luigi Coraggio, in arte Carl Brave, è innegabilmente una delle voci di Roma: una maniera di fare musica che è solo sua e che è stata amata dal pubblico sin dall’album di esordio “notti brave”, due anni fa. Ora il nuovo album “coraggio” uscito il 9 Ottobre appare la naturale evoluzione dell’artista: ci sono tutti gli elementi che dell’arte di Carl abbiamo sempre amato ma in una veste decisamente più matura.
“La musica è sempre evoluzione e bisogna educare l’ascoltatore a non etichettare. Io sono contro il razzismo musicale.”
spiega l’artista stesso. E, in effetti, non si potrebbe dire a che genere appartenga: c’è il pop, il rap, la trap, l’indie con sonorità che ricordano da vicino gli anni ottanta.
Il coraggio della tracklist
E’ questo il coraggio che ci vuole, quello di non incasellarsi; ma il coraggio è anche quello del racconto che l’album fa: le parole sembrano man mano disegnare la fine di una storia d’amore ed hanno echi malinconici ma mai melensi, radicate al reale e alla vita di tutti i giorni. Come il più bravo dei cantastorie Il brave fa un racconto che è di immagini e suoni, quotidiano ma profondo.
La stessa delicatezza viene usata in due brani parentesi dell’album “Fratellì” e “le guardie”, in cui si tratta rispettivamente del tema della dipendenza da droghe e del degrado di alcune periferie, in un racconto di chi le periferie le vive e le svela nei dettagli anche più miseri.
Curiosità sull’album
Anticipato da 4 singoli tra cui l’acclamato “spigoli“, sono molti gli artisti che hanno preso parte al progetto, come tha supreme, Pretty Solero, Ketama e Elodie che con Carl canta “Parli, parli “il singolo ufficiale dell’album.
La copertina è dedicata al nonno, ritratto nelle vesti di un imperatore romano, che al nostro giovane rassomiglia parecchio: è lui che mi ha insegnato ad essere coraggioso, spiega Carl.
Serena Garofalo
Foto di https://www.flickr.com/photos/pek/
https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/