Bryan Adams torna live a Roma dopo dieci anni di assenza dalla capitale

Bryan Adams in concerto a Roma

Ci sono quei concerti che speri possano non finire mai.

Bryan Adams in concerto a Roma

Quello che ieri sera ha visto Bryan Adams protagonista al Palalottomatica era proprio uno di questi. Uno di quegli spettacoli che, passate le due ore, ci credi che possano durare ancora a lungo. Di pezzi ce ne sarebbero stati eccome dopotutto. La carriera dell’artista canadese è costellata di grandi successi, quasi tutti suonati ieri sera durante l’emozionante show in un palazzetto sfortunatamente riempito a metà.

Sfortunatamente per chi si è perso l’esibizione di un’artista incredibile. Un cantante che nei suoi ormai 37 anni di carriera ne ha scritte e cantate un po’ per tutti i gusti. Bryan Adams ha infatti partecipato alla realizzazione di colonne sonore, splendidi duetti e svariati premi tra cui un Grammy Awards per la miglior canzone scritta appositamente per un film o la televisione per (Everything I Do) I Do It for You nel 1992.

Due ore e mezza di ricordi, emozioni ma anche piacevoli sorprese.

Spiccano infatti tra i nuovi brani Do What Ya Gotta Do e Brand New Day, pezzi davvero brillanti del suo nuovo album (il tredicesimo) Get Up!

« C’è una sensazione spensierata di questo album e per molti versi è l’album che vorrei fossi stato in grado di fare 25 anni fa. »

Una menzione speciale alla band che accompagna l’artista canadese dal vivo.

Una meravigliosa alchimia tra i quattro musicisti  e Bryan Adams. Su tutti il bravissimo chitarrista Keith Scott che ha incantato i presenti con i suoi assoli e come chitarrista di flamenco durante Have you ever really loved a woman, originariamente incisa dal compianto Paco de Lucia.

Corse su e giù per il palco, una voce impeccabile e per nulla logorata dal tempo. Gustosi intervalli con il pubblico in cui Adams, ha rac

contato le sue prime esperienze musicali nel nostro bel paese. Momenti elettrici alternati ad intime parentesi acustiche. Da sottolineare la versione pianoforte e chitarra di Here i am e in solitaria di Heat of the night.

Bryan Adams in concerto a Roma

Ad accompagnare il cantante una scenografia elegante e sobria.

I cinque musicisti, vestiti in jeans, camicia e giacca, erano infatti il fulcro dello show. Assieme ai loro strumenti erano coadiuvati dalle sole luci di scena e da un maestoso (questo sì) maxi schermo alle loro spalle che ha aiutato gli spettatori presenti ad immergersi nelle canzoni.

Speciali davvero i momenti vissuti durante il cavallo di battaglia Heaven, in cui tutto il pubblico ha cantato (come tradizione vuole) la prima strofa accompagnati dalla chitarra acustica di Bryan Adams. Durante Cloud#9 a scorrere sul maxi schermo sono state delle soffici nuvole mentre durante Summer of ’69 le protagoniste erano le parole della canzone. Scritte sulla pelle di una modella che per l’occasione è stata ripresa ed ha regalato il suo bellissimo corpo a chiunque voleva cantare il brano in stile Karaoke durante l’esibizione.

È stata riprodotta anche la versione Mtv Unplugged di I’m ready in cui il pubblico si è ritrovato corista durante tutto il brano.

Il cantante si è poi scattato sul palco un selfie immortalando se stesso, il suo microfono e il pubblico in festa alle sue spalle. Ha poi invitato tutti ad alzare i cellulari, accendere la torcia e a fare da coreografia al brano All for love. Risultato? Maxi schermo che immortalava Bryan Adams di spalle e sullo sfondo noi, emozionate torce moderne a cantare assieme a lui, solo sul palco, il pezzo che avrebbe chiuso di lì a poco il concerto.

Bryan Adams è uno di quegli artisti che hanno scritto pagine della storia della musica contemporanea.

Le sei date nel nostro paese lo dimostrano. Un’artista che alle cronache ci è sempre balzato per il suo ottimo lavoro, per le sue incredibili composizioni e non per atteggiamenti fuori dalle righe. Un’artista che merita di essere ascoltato dal vivo almeno una volta nella vita per poter godere appieno della sua carica inesauribile. Quella dell’uomo per sempre diciottenne. 

Emiliano Gambelli

Cantautore e scrittore per passione, "non" poeta per mia stessa ammissione, sognatore e poi sì, ho anche un lavoro vero.

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