All’Anfiteatro Festival di Albano Laziale il Rigoletto di Verdi

Rigoletto

Arriva il Rigoletto ad Albano, la magnifica città dei Castelli Romani che si distingue per il suo vivace fermento culturale.

In estate è possibile infatti godere della ricca programmazione dell’Anfiteatro Festival, una kermesse che vede esponenti illustri del mondo della musica, teatro, danza, cabaret alternarsi in un palcoscenico immerso nei resti dell’Anfiteatro Severiano.

Anche quest’anno uno spazio importante è dedicato alla lirica con tre serate di grande rilievo. Il 30 luglio, per la regia di Gianmaria Romagnoli, il  Rigoletto di Giuseppe Verdi ha inaugurato la rassegna operistica di questa sesta edizione del Festival.

Uno spettacolo unico che ha visto un numerosissimo pubblico rendere omaggio a grandi interpreti in un contesto davvero suggestivo, illuminato dalla luce delle stelle tra i resti dell’anfiteatro. La costruzione è stata realizzata da Settimio Severo nel 202 d.C. circa e in scritti, cartografie, incisioni e disegni antichi è stata spesso definita come il “piccolo colosseo”.

Tra gli interpreti principali voglio ricordare Carmelo Corrado Caruso (Rigoletto), Patrizia Cigna (Gilda), Angelo Fiore (Duca di Mantova), Carlo Di Cristoforo (Sparafucile) e Stefania Scolastici (Maddalena). L’orchestra Sinfonica Europa Musica e il Coro Lirico Italiano sono stati diretti dal M.°Maurizio Morgantini.

Il Rigoletto è un intenso dramma di passione, amore filiale, tradimento e vendetta. 

L’opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave è tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s’amuse ( Il re si diverte ) e forma con Il trovatore (1853) e La traviata (1853) la cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi. La prima rappresentazione venne data al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo del 1851.

La combinazione tra ricchezza melodica e intensità drammatica della storia evidenzia le problematiche della società ottocentesca dove i feroci conflitti di classe e la condizione femminile dell’epoca vengono narrati con grande coinvolgimento emotivo. E’ ricorrente il tema della maledizione, preludio a un verismo letterario che descrive con dolore il dramma umano. Ed è con un tragico e commovente finale che si afferma la forza distruttiva dei sentimenti, a causa del destino che segna l’esistenza di ogni uomo senza possibilità di fuga. Tutto ciò si concretizza nel segno della predestinazione, elemento che condiziona l’impegno umano nel tentativo di combattere la sorte.

Molto raffinate le scenografie mobili di Giovanni Di Mascolo illuminate sapientemente dai fonici, impeccabili nella loro professionalità. Mi ha colpito la giovane soprano, Patrizia Cigna, per la sua interpretazione passionale di Gilda: una voce molto interessante e un’interpretazione matura nei virtuosismi eseguiti nelle arie da solista durante la fervente dichiarazione d’amore al giovane sconosciuto, che si rivela poi essere il Duca di Mantova,

Convincente anche il giovane tenore Angelo Fiore nel ruolo del Duca. L’interpretazione del ruolo di Rigoletto del baritono Carmelo Corrado Caruso è senza dubbio una di quelle che ho maggiormente apprezzato in assoluto, per potenza vocale e per una presenza scenica di grandissima classe.

Ottima e molto utile la proiezione del testo su display posti ai lati del palco, uno stratagemma moderno per sostituire il libretto d’opera, che consente di seguire e comprendere lo svolgersi della narrazione senza distrazioni.

È veramente apprezzabile l’intento di fare ottima cultura avvicinando alla realtà della lirica un pubblico eterogeneo e non più di severi intenditori quali erano un tempo gli antichi estimatori. La lirica fa parte della nostra migliore tradizione musicale ed è auspicabile questa eccellenza venga diffusa a un pubblico più esteso con degli interventi di sensibilizzazione all’arte e con un abbattimento dei costi che renda più accessibile la fruizione degli spettacoli.

Complimenti all’amministrazione comunale di Albano Laziale, a Europa Musica e agli altri partner che hanno recepito egregiamente questa necessità, distinguendosi ogni anno per la qualità degli eventi proposti all’Anfiteatro Festival.

Non rimane che visionare il programma completo dell’Anfiteatro Festival e prenotare il vostro biglietto.

 

Antonella Rizzo

Poetessa, scrittrice, performer, giornalista. Collaboratrice di Culturamente dal 2015.

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