Ci sono storie che incantano e non hanno paura di farlo. E nel delicato momento storico che stiamo vivendo, non è cosa da poco.
Quattro deliziosi albi illustrati, editi dalla Milena Edizioni spiegano, forse meglio di tante parole, che il diverso – qui nella sua accezione più ampia – non può e non deve farci paura. Strizzando l’occhio tanto ai piccoli lettori quanto ai loro genitori.
L’editoria è un mondo coraggioso. È fatta di scelte coraggiose. Le case editrici sono lungimiranti, mi piace pensare. Guardano più in là dei nostri bisogni, quando noi ancora non sappiamo cosa effettivamente ci serva. Così succede di ritrovarsi fra le mani quattro piccole perle, quattro libricini illustrati che, però, veicolano messaggi importanti: uno su tutti, conoscere per capire. Capire per comprendere. Comprendere per accettare.
Così la Milena Edizioni si muove in questo frangente, proponendo ai suoi lettori di ogni età una scelta editoriale che concerne temi sicuramente più delicati ma non per questo inaccessibili. Vediamoli insieme.
È da una Fiaba che tutti arriviamo, di Emma Fenu, illustrazioni di Serena Mandrici: una raccolta illustrata di filastrocche il cui tema trattato è quanto mai attuale: il delicato processo della maternità che non sempre avviene per concepimento naturale. Vengono così “cantate” molteplici forme di nascita, come la fecondazione assistita o l’adozione. È un libro che vuole abbracciare ogni famiglia, ribadire che l’amore opera veramente per vie misteriose, che l’amore è tutto ciò che davvero conta.
Petali, di Ramona Parenzan e Erika Terraroli, illustrazioni di Marija Markovic: come i petali di un unico fiore, così sono le storie che vengono dipanate in questo delizioso e poetico libro.
I bambini, gli assoluti protagonisti. Trait d’union, la diversità. Mirko, a cui piace creare braccialetti e collane di conchiglie, che da grande vuole recitare le sue fiabe in tutto il mondo e sogna di trovare un bambino-fiore come lui. o Alexandra, bambina in sovrappeso che alla danza preferisce il basket e il karate e che crea abiti con tinture naturali. O Luca, bimbo autistico che trova nel nuoto un mondo silenzioso e accogliente. Bimbi speciali, bimbi diversi. Ma bimbi che hanno sogni e aspirazioni. Soprattutto, bimbi che non vengono lasciati soli ma trovano adulti che ascoltano, che capiscono, che incentivano. Lo abbiamo scritto prima: conoscere per capire, per comprendere per accettare.
Colori Ribelli di Antonella Milardi, illustrazioni di Alessandro Coppola: il rosa e il celeste si ribellano al fatto di essere colori da maschietto o da femminuccia.
E decidono, così, di scambiarsi i ruoli mandando in tilt tutto il mondo. Una fiaba che fa riflettere, e molto. Il tema della diversità di genere raccontata in modo semplice e spiritoso, ma non banale. Ma ci può leggere un po’ tutto dentro, come la necessità impellente che i nostri figli seguano le proprie inclinazioni, senza per questo essere giudicati o fatti sentire diversi. Si parla di colori sì, come si parla anche di razza, genere, religione. Un messaggio importantissimo e bellissimo: che non ci siano più le odiose distinzioni terreno fertile per quelle discriminazioni odiose che corrodono l’anima di ancora tante, troppe persone.
Camilla e il Bernoccolo Magico, di Carolina D’Isanto, illustrazioni di Francesca Amici: Camilla è una deliziosa bambina dai riccioli neri e dagli occhi azzurri; vive con il papà, brillante avvocato, e la mamma, che insegna matematica all’università, e la cagnolino Priscilla.
In casa di Camilla si studia molto e si mangia sano, forse fin troppo sano (lo zucchero è bandito) e si regalano volumi sulla storia degli egiziani. Camilla è una bambina sveglia ma sola, perché non ha tempo per annoiarsi: tra la scuola, i compiti, le letture extra, le lezioni di inglese e di violoncello, non le resta il tempo per fare altro. Una caduta dalle scale e un conseguente bernoccolo, però, cambieranno le cose. O, forse, a cambiare sarà solo Camilla che inizia, a ragione, a sognare ad occhi aperti.
Camilla e il suo bernoccolo magico hanno quindi molto da dirci e molto su cui riflettere. I bambini di oggi sognano ancora? Hanno ancora tempo e modo di sdraiarsi sul prato per sentire le carezze del vento sul viso? Ma, soprattutto, abbiamo noi genitori il tempo di sognare insieme a loro?
I libri che abbiamo visto sono, pertanto, assolutamente consigliati. Per i temi trattati, per come questi temi sono trattati. Per la leggerezza non superficiale con cui affrontano discorsi complicati. Perché non si limitano all’happy ending ma invitano ad una riflessione di più ampia portata. Leggetevi insieme ai vostri bambini, che siate genitori, educatrici o insegnanti. Ne beneficeranno i piccoli, ne beneficeremo soprattutto noi.
Chiara Amati