Natalia Cannelli e i suoi passi di danza classica su carta

Dimentica come eri

Dimentica come eri. Questo il titolo del libro d’esordio dell’autrice romana edito da Augh!Edizioni nel luglio del 2016.

Classe 1980, laureata in Scienze Biologiche con esperienze pluriennali in ambito della ricerca genetica. Attualmente Natalia Cannelli occupa la professione di nutrizionista e sì, anche di scrittrice.

Armata di una sensibilità ad inchiostro, Natalia è riuscita a dar vita ad un romanzo che si può definire danzante grazie alla sua capacità di accompagnare il lettore all’interno di un susseguirsi di situazioni reali, svolte inaspettate e parole sempre misurate. Una danza classica quella eseguita dall’autrice. Il romanzo inizialmente sembra delineare i contorni di una classica storia all’italiana. La prima protagonista, Emilia, una donna insoddisfatta costretta ad abbandonare i proprio sogni a favore di una più sicura stabilità economica e sentimentale.

La seconda invece, Azaliya, una ragazza ucraina in fuga dal suo paese. Una nazione, quella dell’ex Unione Sovietica, perennemente in guerra e vittima della più totale indifferenza dei media. Assieme a lei ci sarà la piccola Irina, sua figlia.

Ebbene il romanzo basa le sue fondamenta sull’intreccio di queste due vite che sembrano correre distanti l’una dall’altra e che invece, come spesso accade, si ritrovano a percorrere linee rette e parallele fino a quando, improvvisamente, non si scontrano.

 

Copertina

Il libro è diviso in tre macro sezioni, ognuna delle quali scandita da capitoli che portano dei titoli assai particolari.

Troviamo nominato infatti il personaggio che tratteranno al loro interno e la data, o la stagione, in cui l’evento successivamente descritto si svolge.

Natalia Cannelli è brava a dare un senso di smarrimento all’interno del suo scritto. Il lettore infatti sarà accompagnato avanti e indietro nel tempo, attraverso le stagioni e tre specifiche fasi della giornata: mattino,pomeriggio e tramonto.

Proprio questa ideale suddivisione facilita il crescente climax. L’autrice infatti, come un’insegnante ai suoi allievi, sembra disegnare un percorso ben preciso ma non senza sorprese. Guida i lettori attraverso i soffici ricordi estivi di una giovane Emilia; ci mostra la difficile vita di un’immigrata costretta a fuggire dal suo paese e dalla sua famiglia e ci fa entrare inoltre nella testa di un uomo, Giacomo, il fidanzato prima e il marito poi di Emilia.

Esercizio mentale non indifferente visto il risultato ottenuto. La sensazione è quella di vivere una grande quantità di veridicità nei sentimenti, nei dubbi e nelle paure provate dall’uomo.

É questo fattore a risultare vincente nella formula scelta dalla scrittrice. Qui non troviamo fantascienza, finzione o artefatti. Al contrario siamo catapultati in una situazione plausibile, quotidiana, condita da una buona dose di arrièrepensée: pensiero riposto.

 

Natalia Cannelli

Augh!Edizioni (gruppo AlterEgo) è senza dubbio un marchio che predilige gli autori emergenti.

Quando ci si trova a leggere libri come questo di Natalia Cannelli, si ha però la sensazione di trovarsi comunque davanti ad una scrittrice navigata. Oltre che nella forma di scrittura, che risulta essere chiara e pulita, questa sensazione la si ha nello stile e nella costruzione. Le vicende delle due donne, seppur con punti di partenza distanti migliaia di chilometri, sono studiate e architettate nei particolari. Non è un libro leggero, nel senso che necessità di una buona dose di concentrazione e perchè no, di immedesimazione. Quest’ultima peculiarità vi sarà sicuramente di più facile reperimento già dopo le prime pagine, dove sarete osservatori, sicuramente curiosi, del divenire perpetuo delle vite dei protagonisti di questo romanzo.

 

Emiliano Gambelli

Cantautore e scrittore per passione, "non" poeta per mia stessa ammissione, sognatore e poi sì, ho anche un lavoro vero.

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