Gionata Scapin è al suo esordio come scrittore di fantasy, con un romanzo brillantemente diretto che colpisce soprattutto per la freschezza della storia: Lothar e il risveglio del Marskull, edito da Marcianum Press, vi trascinerà in un’avventura magica e misteriosa, tra draghi millenari, cattivi mai così cattivi, simboli arcani e poteri che non andrebbero mai risvegliati.
“I draghi non esistono!”
“Dicevi la stessa cosa degli elfi e delle fate”
Prendete un elfo e una fata, un archeologo bello e aitante e una studiosa di simbologia. Buttateci in mezzo dei cattivi stupendamente cattivi, un’Europa magica e misteriosa, musei, antiche reliquie di presunti draghi, resti preistorici di dragonesse, e un potere oscuro e nefasto, una sorta di sabbia rossa che annienta e distrugge qualsiasi cosa intralci il suo cammino. Ora mescolate il tutto, trattenete il respiro, aprite gli occhi e siate pronti ad immergervi in romanzo che offre tutto questo e anche qualcosa in più: Lothar e il risveglio del Marskull, romanzo fantasy dell’esordiente scrittore Gionata Scapin, soddisfa appieno ogni aspettativa. Sospeso tra la terra e un mondo lontano, ha come protagonisti una strana coppia, Lothar, elfo scuro, dai lunghi capelli candidi e occhi color glicine e la dolce fata Ellywick, pura e bellissima, dolce e tenera. Catapultati da un perfido mago sulla terra, cercheranno in tutti i modi di fare ritorno a casa… ma come potranno riuscirci se manca l’elemento principale, la magia?
E’ a partire da questo spinosissimo ostacolo che Gionata Scapin dispiega il suo romanzo sulle ali di un vero e proprio road movie tra le principali città europee, alla ricerca del significato perduto di un remoto lascito affidato, dalla notte dei tempi, da una dragonessa. Una ricerca che si dipana tra biblioteche, vecchi manoscritti, articoli di giornale, musei, reliquie, ossa, parole oscure scritte sulle pareti di una caverna e in grado di evocare poteri antichi e potenti. Una ricerca affidata a protagonisti coinvolgenti, psicologicamente ben caratterizzati, ai quali ci si affeziona molto facilmente e che difficilmente si lasciano andare, una volta terminata l’ultima pagina.
Lothar e il risveglio del Marskull si legge piacevolmente proprio per la scorrevolezza della trama, per i dialoghi mai banali e per i personaggi che, da subito, lo abbiamo detto, riescono a catturare l’attenzione di chi legge. Soprattutto, è apprezzabile l’abilità di Gionata nell’aver realizzato un romanzo quasi a 360°, che riesce a cogliere sapientemente le migliori atmosfere fantasy, gli intrighi simbolici alla Dan Brown e quel pizzico di vivacità, soprattutto nei dialoghi, che a me personalmente è piaciuta tantissimo. Quello che ne esce è, però, un lavoro molto personale, curato nei minimi dettagli (specie nelle descrizioni dei luoghi e delle scene più adrenaliniche) e attinto da una fantasia vivace e, soprattutto, originale. Degna di nota è anche la malinconica storia d’amore che, pagina dopo pagina, prende vita strappando qualche sorriso e qualche tenero rimpianto (e più non aggiungo).
Un libro che sento di consigliare, quindi, e non solo agli estimatori del fantasy. Da parte mia, non posso che auspicare un possibile seguito (visto anche il finale volutamente aperto) e, almeno spero, alcuni ritorni.
Chiara Amati