Il giardino delle delizie pieno di spine di Joyce Carol Oates

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Una nuova edizione per il primo volume dell’epopea americana della scrittrice statunitense.

La povertà, la precarietà, la sofferenza, ma anche l’orgoglio il coraggio: sensazioni positive e negative si rincorrono ne “Il giardino delle delizie” di Joyce Carol Oates, primo capitolo dell’epopea americana che Il Saggiatore sta rieditando per intero.

Ambientato nella profonda provincia americana, nella prima metà del Novecento, il libro racconta la storia di tre generazioni. I protagonisti si alternano sulla scena e raccontano una storia che è diversa per ognuno di loro. Ognuno sogna il suo giardino, ma è la voglia di riscatto la forza che traina il racconto.

La polvere che assaggiamo all’inizio, però, ci resta addosso, e rende amara tutta la storia, nonostante lungo il percorso incontriamo personaggi straordinari. In questo la Oates è bravissima: per lei è la storia che deve parlare, la trama, il racconto e anche in questo libro non manca un intreccio epico.

Resta addosso l’amarezza di quelle persone povere e ignoranti che pensano di non valere niente, di non meritare nulla. Umili raccoglitori agricoli nomadi in giro per le fattorie d’America, affannati dal solo pensiero di racimolare il pane quotidiano. Non c’è spazio per sognare o per fare progetti, il problema è avere di che vivere. Ma soprattutto facciamo i conti con la tristezza di un mondo che non desidera niente perché non sa cosa desiderare.

Clara si era resa conto che, se Dio guardava davvero qualcuno, non guardava di certo le persone che c’erano lì. Probabilmente guardava altra gente, un po’ più interessante. Clara sapeva che Dio non si sarebbe mai disturbato per lei e trovò che questa fosse una buona idea.

Clara è senza dubbio il personaggio che occupa la maggior parte della scena. Una donna coraggiosa e ambiziosa, che guarda sempre avanti, in cerca di nuovi obiettivi da raggiungere, senza mai guardarsi indietro. Non c’è violenza, né dolore o umiliazione che possono fermarla: Clara va avanti per la sua strada, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Senza grandi gesti, senza cercare un palco per mettersi in mostra. Con apparente mitezza.

“Il giardino delle delizie” è uno dei primi romanzi scritto da Joyce Carol Oates, nel 1962. Giovanissima, questa scrittrice molto prolifica decise di cimentarsi in una trilogia (poi diventata una quadrilogia) dedicata all’epopea americana, focalizzandosi su periodi storici diversi, con protagonista classi sociali diverse.

Il giardino delle delizie è stato immaginato come il primo volume di una trilogia informale di romanzi dedicati alle classi sociali più diverse, focalizzata sui giovani americani alle prese con il proprio destino

scrive la Oates nella postfazione. Prima di essere rieditati, tutti i volumi sono stati rivisti dalla Oates, che li ha in parte riscritti, senza però snaturarli.

Il giardino delle delizie sembra a portata di mano, ma forse si rivelerà un posto meno accogliente di quello che sembra. Il sogno americano sembra accessibile a tutti, ma forse alla fine non sarà così dolce il risveglio.

Silvia Gambi

Silvia Gambi
Giornalista di Prato. Autrice del blog www.parliamodidonne,com

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