I Multipotenziali e il lavoro nel nuovo millennio

Fabio Mercanti pubblica per i tipi di Ultra il saggio Multipotenziali – Chi sono e come cambieranno il mondo del lavoro, riprendendo il tema affrontato da Emilie Wapnick

Il mondo del lavoro è cambiato e la crisi economica ha assunto il ruolo di catalizzatore di un processo che non poteva essere più arrestato. L’economia, la tecnologia, la comunicazione si è evoluta con una velocità mai vista prima rendendo un mondo ormai lontano l’ultimo decennio del secolo scorso.

Lontano da qualsiasi vena polemica o nostalgica, l’autore prende atto di una realtà ormai incontestabile, analizzando la figura lavorativa del multipotenziale, studiata da Emilie Wapnick. Chi è, cosa fa, cosa lo contraddistingue: sono alcuni dei passaggi del saggio che ne delineano le caratteristiche principali.

Il lavoro è uno degli aspetti più importanti della vita di una persona.

Per ciascuno di noi è fondamentale riuscire ad inserirsi all’interno di un’identità professionale e l’appartenere ad una categoria lavorativa.

Volendo fare un esempio generico, essere un insegnante significa anche indicare il modo in cui ci si guadagna da vivere. Ma non è tutto. Dal lavoro prende origine la consapevolezza di sé e del proprio valore.

I cambiamenti dell’economia degli ultimi anni hanno contribuito a rendere precari i vecchi punti di riferimento e a rendere l’individuo più instabile.

La precarietà con la quale vive l’uomo oggi non è solo economica ma anche identitaria. La quotidianità ha spinto spesso persone a dimenticare le proprie aspirazioni e ad accantonare le proprie capacità per superare nel migliore dei modi possibili l’hic et nunc.

In questo contesto si inserisce la figura del multipotenziale, ossia una figura lavorativa eclettica, che sa fare delle proprie aspirazioni e capacità i propri punti di forza. Nell’epoca della comunicazione, della fluidità dei contenuti e della intercambiabilità di ruoli e competenze, diventa fondamentale una risorsa di questo tipo per un’azienda.

Il multipotenziale si arricchisce dall’esperienza lavorativa non da un punto di vista strettamente materiale. La sua identità professionale viene completata a mano a mano che procede nel suo percorso che potrebbe essere paragonato ad un racconto.

Paradossalmente ciò che forgia la figura professionale del multipotenziale è proprio il NON appartenere a nessuna categoria in maniera stringente. Lo è in mondo parziale, fluido, dinamico, in movimento continuo.

Il saggio di Mercanti propone un linguaggio piano e lineare.

Lavora molto sull’etimologia della parola e contestualizza i concetti per sviluppare i vari capitoli del libro che rappresentano a loro volta i vari step del ragionamento. Un tema apparentemente ostico e complesso nella sua novità viene compensato da una struttura cristallina che permette di avvicinare l’argomento anche ai non addetti ai lavori.

Serena Vissani

Ama i libri, il cinema e la pasta. Non sempre in quest'ordine.

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